Primi sondaggi politici Swg dopo la pausa incoronano ancora il Centrodestra di Meloni e Salvini: calo per Pd e M5s, resiste l'AVS. Rebus verso le Regionali
I NUOVI SONDAGGI POLITICI DI SWG E IL “BOOSTER” DEL CENTRODESTRA
Occorre sempre considerare che storicamente negli ultimi mesi un 30-35% di elettori intervistati nei sondaggi politici nazionali decide di non rispondere o peggio sottolinea la delusione per l’intera politica tanto da praticare l’astensione: di rado si considera questo dato ma non è poco che un cittadino su tre decida di non esprimersi sulle conseguenze e i programmi per condurre il Paese nei prossimi anni.
Anche per questo motivo assume maggior importanza la tenuta della maggioranza al Governo Meloni, in un contesto di generale sfiducia nella politica, che ancora un 45-50% di italiani votanti (in potenza) punti sul Centrodestra è un valore aggiunto per il poker di partiti della coalizione.
Nei primi sondaggi politici condotti da Swg per TgLa7 dopo la pausa estiva emerge con chiarezza l’aumento significativo dei consensi tanto per Giorgia Meloni quanto per Matteo Salvini, protagonisti dell’estate politica tanto a livello nazionale quanto sul fronte estero (non da ultimo con la posizione di difesa/attacco alla Francia di un Macron sempre più in crisi). Rispetto agli ultimi sondaggi politici Swg di fine luglio, Fratelli d’Italia balza al 30,2% guadagnano nettamente lo 0,3% in poche settimane, seguita da una Lega che rimane in pianta stabile sopra Forza Italia, rispettivamente con l’8,6% e l’8,2%.
IL NODO REGIONALI E LO STALLO DELLA SINISTRA: UNICI A ‘TENERE” BONELLI E FRATOIANNI
In aggiunta al “booster” di consensi per il Centrodestra si segnala anche la stabilità di Noi Moderati che con l’1% rappresenta ancora l’ultimo partito nel “borsino” settimanale con possibilità di giocarsi (forse) le proprie carte in Campania con la possibile candidatura di Mara Carfagna alle prossime Elezioni Regionali contro Roberto Fico del campo largo.
Ed è proprio sul fronte delle Regionali 2025 che i prossimi giorni saranno decisivi, almeno per la questione delle candidature: se infatti il Centrodestra attende di “piazzare” gli ultimi nomi caldi nel vertice (ancora da convocare) con tutti i leader, Meloni-Salvini-Tajani-Lupi, all’opposizione crescono le tensioni per quanto riguarda soprattutto la Regione Puglia. L’ultimo grande tassello da piazzare nel complesso organigramma del voto in autunno è proprio nella regione dove il Centrosinistra storicamente ha un forte vantaggio di consensi sui rivali della destra.
Il governatore uscente Emiliano, dopo l’incontro con l’emissario di Schlein in Puglia (Boccia), ha detto che sarà la Segretaria Pd a scegliere in merito alla sua candidatura o meno, non escludendo dunque il passo di lato (ma neanche il contrario, ndr) dopo la richiesta del candidato in pectore Antonio Decaro: il tutto con i sondaggi politici che ancora deludono in casa Dem, con Swg che calcola un ulteriore perdita di consensi fino al 22% su scala nazionale (-0,4% rispetto alle intenzioni di voto di inizio estate). Non va meglio il M5s sodale nel campo largo, con il 13,3% e il lieve calo registrato anche dopo l’ufficialità di Fico e Tridico candidati alle Regionali di Campania e Calabria.
Ultimo capitolo dei sondaggi politici settimanali con l’AVS di Fratoianni e Bonelli, ad oggi l’unico partito della coalizione progressista a rimanere solidi nei consensi senza perdere per strada fiducia dell’elettorato: sul lato Centro, ecco che Calenda con il 3,5% torna a “respirare”, mentre Renzi cala ulteriormente al 2,5% davanti e PiùEuropa di Magi all’1,9%.