I sondaggi politici YouTrend-SkyTG24 tra caos dazi e ipotesi elezioni: Centrodestra tiene, il campo largo ha speranza solo se "larghissimo". I dati

IL CAOS DAZI ‘CONGELA’ I PARTITI (E IL GOVERNO): I SONDAGGI POLITICI YOUTREND CON IL CALO PEGGIORE PER IL PD

È inevitabile che in un contesto internazionale del genere, tra guerre, potenziali riarmi e caos commerciale con i dazi americani di Trump, anche le politiche nazionali subiscono sconvolgimenti: nel caso italiano, come ravvisano i sondaggi politici di YouTrend per SkyTG24 di inizio settimana, si osserva un effetto “congelamento” dei trend precedenti, con molti in calo e un partito su tutti a subire l’effetto di cambiamenti globali e strutturali per il prossimo futuro. Il Pd di Elly Schlein, non solo non cresce sfruttando il lieve stop della Premier Meloni con Fratelli d’Italia, ma indietreggia ulteriormente perdendo lo 0,7% in un mese.



I sondaggi politici raccolti tra il 2 e il 4 aprile 2025 – e pubblicati lunedì 7 aprile scorso da SkyTG24 – vedono l’analisi YouTrend concedere meno consenso generale per il Centrodestra del Governo Meloni, rispetto ad altri istituti demoscopici in questo inizio 2025. Al netto di ciò, FdI resta ampiamente il primo partito del Paese nelle intenzioni di voto aggiornate e fresche: il 28,1% della Presidente Meloni tiene ancora nettamente indietro il Pd di Schlein al 22,4%, mentre continua il buon momento per il M5s di Giuseppe dopo la “piazza anti-armi” convocata lo scorso weekend.



Dietro al 12% netto degli ex grillini troviamo Forza Italia di Tajani in crescita al 9,2% mentre, a dispetto di tutti gli altri sondaggi politici nazionali dopo il Congresso Federale di domenica scorsa, la Lega di Salvini viene data in calo al 7,7%: male anche l’AVS che cala fino al 5,7% mentre compie balzo in avanti rispetto ai sondaggi politici YouTrend dello scorso marzo Azione di Calenda, con il 3,7% che tiene dietro sia PiùEuropa al 2,2% e sia soprattutto l’ex alleato Renzi con un basso 2,3% (seppur in crescita dello 0,4%).

A chiudere la rassegna dei sondaggi Sky troviamo Noi Moderati allo 0,8%, con un dato ancora preoccupantemente in rialzo per quanto riguarda la fetta di indecisi e astenuti tra gli elettori intervistati, salita fino al 40,5% del totale.



FIDUCIA LEADER E SCENARI COALIZIONI: I SONDAGGI SPINGONO LA SINISTRA AL “CAMPO LARGHISSIMO”

Rimanendo sempre sull’analisi di YouTrend ma spostandoci dai partiti ai singoli leader che fanno, volenti o nolenti, la politica quotidiana in questi tempi complicati, notiamo come nei sondaggi politici generale la tenuta della Presidente del Consiglio resta ancora un fattore sebbene in dimensione minore rispetto ad altri analisi demoscopiche attuali.

Al netto di un 36% di generale fiducia rimanente nel suo Governo, Giorgia Meloni resta la prima leader per distacco (escludendo Mattarella dalla “partita”, al 64%) con il 34% che precede il suo vicepremier Tajani al 28%, con il calo del n.1 M5s Giuseppe Conte al 27%, pareggiato dalla Segretaria dem Schlein in lieve crescita del 2%.Bene Matteo Salvini che risale al 19% dei consensi nazionali, superando sia Calenda che Renzi.

Ultimo capitolo, forse il più interessante, riguarda i sondaggi politici sui vari scenari per le coalizioni in vista di eventuali Elezioni Politiche nazionali: rimanendo sul dato fattuale odierno, con un Centrodestra unito e un Centrosinistra che terrebbe assieme solo Schlein, Magi e AVS, la vittoria della maggioranza di Governo sarebbe ampiamente confermata con numeri ancora più alti dei risultati 2022.

Il 43,9% della destra batterebbe il 34,2% della sinistra, con l’M5s al 12,5% e con l’ex Terzo Polo che non andrebbe oltre il 6%: secondo scenario vede invece una destra più sovranista in solitaria (Lega e FdI) al 32,6%, con un area di centro allargata anche a Forza Italia e Noi Moderati che punterebbe al 21,6%, mentre la sinistra più radicale (Pd-M5s-AVS) potrebbe vincere la contesa con il 41,8%.

Nell’ipotesi finale di un bipolarismo convinto, con il blocco di destra (e Calenda) da un lato e quello di sinistra dall’altro, ci sarebbe partita e potrebbe essere anche lo scenario ben più probabile rispetto alla spaccatura interna del Centrodestra: un “nuovo Ulivo” che vedrebbe tutti assieme da Schlein a Conte, fino a Renzi e Fratoianni, con il 47,8% potrebbe anche battere il Centrodestra al 47,5%.