I sondaggi politici Emg dopo l'ulteriore scontro Schlein-Meloni sulla "democrazia": Centrodestra ancora in fiducia, tutti i problemi del campo largo
LO SCONTRO MELONI-SCHLEIN “RIPORTATO” ANCHE SUI SONDAGGI POLITICI: GLI ELETTORI AD OGGI STANNO ANCORA COL GOVERNO
Dopo la durissima querele sollevata dalle parole controverse della segretaria Pd Elly Schlein al Congresso del PSE, i sondaggi politici raccolti da Emg Different tra il 15 e il 17 ottobre riflettono un elemento ancora chiave in vista della prossima tornata di Regionali e soprattutto verso l’ultima parte di questa Legislatura: gli elettori, seppur con uno scarto minimo rispetto al “campo largo progressista”, danno ancora piena fiducia al Governo Meloni, con un Centrodestra che “flirta” con il 50% a livello nazionale e rappresenta ancora l’opzione favorita dagli intervistati.
Detto che resta ancora una fetta – circa il 20-30% di elettori – che si riserva l’indecisione o ancor peggio l’astensione, allo stato attuale delle analisi il Centrodestra con il 47,8% è ancora l’opzione preferita per la guida del Governo nazionale: FdI al 28,5%, Forza Italia al 0,3% e la Lega di Salvini all’8,7%, con l’aggiunta di Noi Moderati di Lupi all’1,3%, sono una coalizione stabile e compatta che vede un vantaggio di circa 4 punti sulla compagine allargata del Centrosinistra.

L’accusa lanciata da Schlein contro il Governo Meloni di tenere il Paese in un costante pericoloso per la democrazia – tanto da avanzare l’accostamento tra l’attentato al giornalista Ranucci e le responsabilità dell’esecutivo – ha visto una risposta durissima della Premier Giorgia Meloni che ha bollato la leader Pd come «delirante e vergognosa» nelle accuse scagliate contro l’Italia e il suo stesso Governo. Ebbene, dopo anche questa ulteriore bagarre politica l’elettorato sembra propendere per un vantaggio netto a favore di FdI e del Centrodestra, specie nel non avvertire la presenza di un Paese ostile e dove la democrazia sia a rischio (oltre a conti in ordine e una Manovra rispettata a livello internazionale).
Siamo al puro delirio. Vergogna, Elly Schlein, che vai in giro per il mondo a diffondere falsità e gettare ombre inaccettabili sulla Nazione che, da parlamentare della Repubblica italiana e leader di partito, dovresti rappresentare e aiutare. pic.twitter.com/09nxgvqU7w
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) October 18, 2025
LA CRESCITA DELLA PREMIER E LO STALLO A SINISTRA: NEL CAMPO LARGO…
I sondaggi politici di Emg dicono infatti che il campo largo, tutto assieme da Schlein fino a Renzi, ad oggi non andrebbe oltre il 45,2%, ammesso e non concesso che alle urne del 2027 realmente lo schieramento sarà quello attuale: Pd al 21,9%, M5s di Conte al 13,2% dopo l’ultima crisi che ha portato Chiara Appendino a dimettersi da vicepresidente, e poi ancora AVS al 5,7% e Renzi al 2,4% sopra PiùEuropa con il 2%.
La sinistra cerca di puntare ad un’unità in grado di battere alle urne la destra di Meloni, ma ad oggi potrebbe riuscirsi solo se unisse non solo l’area radicale-progressista, ma l’intera area centrista-riformista. Vi è infatti un 4,2% di consensi che secondo i sondaggi politici di Emg è da riferirsi all’insieme di Azione-Calenda e PLD-Marattin, rispettivamente al 3 e 1,2% su base nazionale.

Schlein senza il centro non batterebbe Meloni, e da qui l’insistere di Renzi per costruire una Casa Riformista che possa abbracciare tutte le istanze centriste all’interno del campo largo: i sondaggi politici possono anche confermare tale tendenza, ma restano i collanti e i contenuti di una coalizione tutti da trovare, dato che dovrebbe tenere assieme chi accusa il Governo di mettere (figuratamente) bombe sotto la casa dei giornalisti e chi invece ritiene che nel pur giusto durissimo scontro politico certi limiti non dovrebbero essere superati.
