I sondaggi politici di Tecnè a giugno 2025: partiti stabili (Pd cala), Meloni allunga su Schlein tra i leader. Regionali Puglia e Marche, i primissimi dati
GUERRA E REFERENDUM NON “CAMBIANO” I SONDAGGI POLITICI (PER ORA): RESTA A +9% IL VANTAGGIO DI FDI SUL PD
L’ennesimo fronte di guerra aperto in Medio Oriente in queste ultime ore non sembra al momento aver modificato di molto le sensazioni e i consensi sui partiti italiani, così come i risultati di Referendum e Comunali non hanno visto grandi sconvolgimenti nei sondaggi politici raccolti ancora ad inizio settimana da Tecnè per l’Agenzia DiRE: il caos in Iran, la politica internazionale col fiato sospeso e le difficoltà nell’impostare un’economia di crescita con queste continue emergenze globali al momento fanno mantenere un consenso stabile per le forze di Governo.
FdI è infatti ancora saldamente il primo partito d’Italia, con il 29,8% delle preferenze in leggero calo ma comunque nettamente avanti il primo partito d’opposizione: nonostante i tentativi e gli attacchi di Elly Schlein alla maggioranza, anche sul posizionamento nella guerra in Medio Oriente, il Pd non va oltre il 21,8% e anzi perde terreno rispetto agli stessi sondaggi politici Tecnè dello scorso mese. Al terzo posto è il M5s di Conte a mantenere stabile la posizione con l’11,8% di preferenze raccolte, davanti sia a Forza Italia che alla Lega: i partiti alleati di Meloni a Palazzo Chigi si mantengono nel “trend” dell’ultimo mese, con un 11% per gli azzurri che li tiene avanti all’8,5% del Carroccio di Salvini, dato comunque in crescita negli ultimi mesi.
MELONI TOP TRA I LEADER, PRIMI SONDAGGI SULLE REGIONALI IN MARCHE (BENE CDX) E PUGLIA CON DECARO SHOW
Rimanendo ancora sulle intenzioni di voto espresse dai sondaggi politici Tecnè per DiRE tra il 18 e il 19 giugno 2025, è l’Alleanza Verdi-Sinistra al 6,1% a tenere il “campo largo progressista” con una percentuale non vicina ma comunque potenzialmente in “lotta” con il Centrodestra nazionale: a chiudere invece la rassegna dei partiti italiani troviamo il tris di liste centriste, da Calenda con Azione al 3,2%, Renzi con Italia Viva al 2,2% e PiùEuropa con Magi fanalino di coda all’1,7%.
Se si dà invece uno sguardo ai consensi maturati dai singoli leder politici, ecco che i sondaggi Tecnè non fanno che confermare la crescita ulteriore della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni pur nel momento tempestoso della politica internazionale: la Premier sale al 46% staccando di fatto tutta la “compagnia”, da Tajani al 29,4% a Conte col 30%, con Schlein che cade al 29,7% e viene avvicinata da Salvini in crescita al 27%, mentre per tutti gli altri leader italiani la quota fissata è sotto il 20% di fiducia (da Calenda al 19% fino a Renzi col 13%).

Interessanti sono poi i primi sondaggi politici nazionali su due delle Regioni che andranno ad Elezioni in autunno 2025: in Puglia la partita sembra già decisa in partenza, senza ancora sapere chi sarà il candidato del Centrodestra. L’ex sindaco di Bari in quota Pd Antonio Decaro, già europarlamentare, è dato tra il 58 e il 62% delle preferenze contro un 40% di stima sulla coalizione del Governo Meloni. Sorpresa invece nelle Marche dove il Governatore uscente Acquaroli (FdI) viene dato in vantaggio tra il 50 e il 54% contro il 45-49% del sindaco Pd di Pescara Matteo Ricci.
