Cosa dice la Supermedia YouTrend dei sondaggi politici aggiornata all'11 aprile 2025: dazi, Meloni e rebus sinistra. Calo Pd-FdI, bene il Centrodestra

LA CONTRO SPINTA DEI DAZI: FDI E PD PERDONO TERRENO, MA SCHLEIN FA PEGGIO DI TUTTI. CALENDA LONTANO DA SINISTRA CRESCE

Con una Giorgia Meloni che si appresta ad entrare nella settimana forse più importante della sua vita politica a Palazzo Chigi, quantomeno per la politica estera, i sondaggi politici attorno al suo partito e a quello direttamente rivale segnano un calo negativo seppur lieve comunque rilevante per il dato politico che significano.



La Presidente del Consiglio il prossimo 17 aprile 2025, appena prima della Pasqua, farà visita alla Casa Bianca per mediare con Donald Trump sui tutti i dossier caldi del momento – dazi, guerre, accordi commerciali – con gli occhi interi della UE su di lei (pur con qualche gelosia di troppo, lato Francia): a livello però di politica interna, la Supermedia YouTrend dei sondaggi politici di questa settimana segnala un’inversione di tendenza, con l’elettorato spaventato probabilmente dal caos dazi. A farne le spese i primi due partiti del Paese, con il Pd di Schlein che riesce comunque a fare peggio della sua rivale, non guadagnando nulla in termini di bilancio elettorale generale.



Se infatti l’elettorato di Centrodestra vorrebbe maggiori interventi e riforme sul piano nazionale, pur rimanendo consci delle difficoltà importanti dell’intera Europa in un mondo geopolitico così caotico come quello attuale, a sinistra il progetto di una coalizione che possa battere le destre è ancora in alto mare, specie con Schlein come possibile federatrice. I sondaggi politici espressi dalla Supermedia danno FdI al 29,4% in calo dello 0,3% rispetto alla stessa media di due settimane fa, con però il Pd che scende addirittura dello 0,5% calando fino al 22,4% su scala nazionale.

Osservando ancora i sondaggi politici compositi tra Euromedia, Piepoli, Eumetra, Demopolis, Swg, Tecnè, si scopre al terzo posto la conferma del M5s di Conte con un aumento dei consensi fino al 12% netto: Forza Italia al 9,5% e Lega di Salvini all’8,6% restano appena dietro, con l’AVS che invece perde terreno scivolando al 6%. Balzo importante per Azione dopo il congresso e le esternazioni di Carlo Calenda che lo vedono al momento molto più vicino ad un ipotetico “accordo” con il Centrodestra che non all’interno di un “campo largo” dove non accetta di poter allearsi con M5s e sinistra radicale.



IL GOVERNO MELONI STIMATO DA OLTRE IL 48%: LA BATTAGLIA PER LA SINISTRA C’È SOLO COL CAMPO LARGHISSIMO

A chiudere il cerchio dei sondaggi politici “mediati” da YouTrend come ogni fine di settimana, Renzi con Italia Viva rimane in stallo al 2,4%, con PiùEuropa all’1,9% e Noi Moderati che non va oltre l’1% nelle intenzioni di voto pubblicate la mattina dell’11 aprile 2025. In termini di fiducia per le coalizioni e il Governo insediato a Palazzo Chigi da ormai due anni e mezzo, il caos internazionale sui dazi e il piano di riarmo UE al momento non pesa eccessivamente nel computo generale.

Ad oggi infatti, la coalizione che guida il Paese con Giorgia Meloni si staglia ad un ottimo 48,4%: maggiore del 46% delle Europee e del 43,8% della vittoria avvenuta alle Elezioni politiche 2022: è nella sinistra che ancora non si trova il bandolo di una matassa politica con due incertezze complessive, quale sarà la composizione del “campo largo” e chi sarà il leader su cui federare l’unione delle sinistre.

Ad oggi infatti, secondo i sondaggi politici raccolti da YouTrend nella Supermedia di metà aprile, l’unico scenario di competizione con il Centrodestra si avrebbe con l’insieme di Pd, M5s, AVS, +Eu e Italia Viva, sommati al 42,3%, un campo larghissimo di difficile tenuta e al momento con grosse distanze tra le varie componenti