Il Super Tuesday è passato ed è sembrato un semi-uragano per due candidati Dem su tutti: Bernie Sanders entra “papa” ed esce “cardinale” dal voto delle Primarie Usa 2020 in 14 Stati, mentre Michael Bloomberg in qualche modo conferma i sondaggi negativi e appena cominciato a giocare potrebbe già ritirarsi. Il vero vincitore, inutile dirlo, è Joe Biden che da “bollito” Dem viene resuscitato dall’apparato del Partito che converge tutti gli sforzi e i voti moderati su di lui ottenendo 9 Stati su 14 e lasciando a Bernie Sanders “solo” il Vermont, Colorado, Utah e la conferma della California. Ed è così che dopo la grande vittoria dell’ex vicepresidente di Obama che anche i sondaggi sule Primarie subiscono una “revolution” che vede nel “Joementum” (“il momento di Joe”) il dato principale: i primi dati post Super Tuesday pubblicati da Morning Consult vedono Biden in testa alla candidatura Dem per luglio, quando invece fino a ieri era Bernie Sanders il vero front runner di queste Primarie Usa.
SONDAGGI PRIMARIE USA: IL SORPASSO DI BIDEN
Biden al 26%, il senatore del Vermont al 28%, Michael Bloomberg al 19%, Elizabeth Warren al 14%: questo dicono i primi sondaggi sulle Primarie dem post-Super Tuesday, dopo l’uscita di scena di Amy Klobuchar, Steyer e Buttigieg. 8 punti di vantaggio che diventano “solo” 5 – ma fino a ieri era Sanders in vantaggio di almeno 4-6 punti percentuali – per l’ex n.2 di Obama nei sondaggi di HarrisX per The Hill: qui il trionfatore del Super Martedì americano viene incoronato anti-Trump dal 28% degli intervistati, 23% per Bernie, 20% per Bloomberg e 11% per la Warren, anche lei uscita “distrutta” politicamente dalle Primarie Usa nei 14 Stati del Super Tuesday. Sono invece completamente all’opposto i sondaggi proposti da Ipsos per la Reuters, dunque con uno sguardo anche più “globale” e non solo americano: qui Biden viene sconfitto addirittura di 11 punti da Bernie Sanders (29%), mentre resta ko il miliardario Michael e la senatrice socialista Warren (15% e 10% rispettivamente).