Sondaggi Uk, il partito Refprm di Nigel Farage resta in testa al 30%, Il Labour continua a perdere voti, dopo la sconfitta in Galles crolla all'11%
Continuano a crollare i consensi per i Labour attualmente a guida del governo britannico, una perdita che resta evidente non solo nei sondaggi politici in Uk ma anche nei risultati alle elezioni locali. L’ultima è stata quella in Galles dove solo l’11% degli elettori ha votato per il partito di Starmer preferendo il Reform che ha guadagnato il 36% arrivando ad ottenere diversi seggi, anche in circoscrizioni storicamente a prevalenza laburista. Il gruppo di destra populista guidato da Nigel Farage si conferma così secondo partito più votato dopo quello dei nazionalisti gallesi che hanno vinto con il 47%.
Una sconfitta storica, che secondo gli analisti anticiperebbe non solo il possibile esito delle prossime politiche ma dimostrerebbe ampiamente anche il crescente malcontento della popolazione nei confronti delle strategie portate avanti dall’amministrazione statale, in particolare per le misure sull’immigrazione e controllo delle frontiere e su quelle economiche che hanno indebolito il potere d’acquisto. Altro dato significativo è poi quello sul disinteresse popolare, vista la scarsa partecipazione alle votazioni con un tasso di astensionismo salito al 49%.

Sondaggi politici in Uk, Labour al 20%, Starmer perde voti in Galles, sale l’astensionismo degli elettori di centro sinistra
Il partito Laburista continua a perdere voti e sostegno elettorale, dopo le ultime elezioni in Galles, alle quali i cittadini hanno dimostrato di preferire ampiamente il Reform, il gruppo di maggioranza al governo ha perso altri due punti anche nei sondaggi politici in Uk, arrivando così ad un testa a testa con i conservatori che raggiungono il 18% a fronte del 20% dei Labour. Farage resta quindi ancora il favorito al 30%, un risultato che gli farebbe guadagnare la maggioranza dei seggi alle politiche 2026 andando così a formare la maggioranza di governo se si confermasse l’andamento già mostrato negli ultimi mesi.
Cresce in Gran Bretagna non solo l’appoggio alle politiche populiste e conservatrici, ma anche l’astensionismo da parte degli storici votanti di centro sinistra che, probabilmente delusi dall’approccio del governo nel gestire alcune questioni importanti come quelle economiche e migratorie, preferiscono non andare a votare piuttosto che regalare punti alla destra. La battaglia si sta combattendo soprattutto sul fronte delle promesse riforme, in particolare sul Servizio sanitario Nazionale e sugli altri servizi pubblici ma anche sul fronte fiscale, un settore chiave che ha contribuito fortemente ad indebolire la posizione di Starmer, specialmente dopo lo scandalo tasse che ha investito la vicepremier e l’annuncio di Rachel Reeves sull’aumento di alcune imposte a partire da gennaio.
