Meglio evitare questi farmaci quando si vola: potrebbero presentarsi spiacevoli effetti collaterali, anche pericolosi

Partire per una nuova desitinazione in aereo è spesso sinonimo di vacanze o impegni di lavoro. Come ben sappiamo, il momento dell’imbarco non è proprio dei più sereni. Tra controlli di sicurezza, regole stringenti sui liquidi da portare e bagagli, per non parlare dei numerosi dubbi su cosa si possa portare con sé o meno, il rischio di arrivare stressati al gate è senz’altro molto alto.



Secondo il dottor Sean Ormond, spceialista presso Atlas Pain Specialists e intervistato dal Daily Mail, esistono alcuni farmaci che in combinazione con le condizioni fisiche che si verificano in alta quota possono causare effetti collaterali inaspettati e persino pericolosi. Ecco, quindi, un utile vademecum per capire bene cosa portare.



No a oppiodi e sonniferi (e non solo): la lista dei farmaci vietati in aereo

Molti viaggiatori, soprattutto quelli che affrontano voli notturni o molto lunghi, sono tentati di prendere un sonnifero per dormire qualche ora. Pochi però sanno che si tratta di una pratica dannosa. I medicinali a base di oppiodi (come alcuni antidolorifici potenti) rallentano la respirazione e provocano la sedazione profonda.

In un ambiente come la cabina di un aereo, dove la pressione dell’aria è ridotta e l’ossigeno è meno disponibile rispetto al livello del mare, questi effetti si amplificano aumentando il rischio di ipossia, confusione mentale e malessere generale.



Cosa dovresti assolutamente sapere se prendi abitualmente questi farmaci – ilsussidiario.net

Lo stesso discorso vale per i farmaci ipnotici, come le classiche pillole per dormire. Se assunte in volo possono causare disorientamento, reazioni motorie alterate e un risveglio confuso e agitato con conseguenze chiaramente spiacevoli per sé e per gli altri passeggeri.

Ansiolitici e relax: quando calmarsi diventa un problema

Per chi soffre di aerofobia (ovvero paura di volare) è abbastanza normale pensare di prendere qualche goccia di ansiolitico per placare l’ansia. Occorre però anche in questo caso fre molta attenzione. L’effetto sedativo di questi farmaci può diventare molto più intenso ad alta quota, con il rischio di causare un eccessivo abbassamento della pressione, vertigini, difficoltà respiratori e perfino svenimento.

In questi casi, meglio affidarsi alle tecniche di respirazione guidata, la musica, l’aromaterapia o gli integratori naturali come la melatonina.

Attenzione a diuretici, antistamici e anticoagulanti

Tra i farmaci meno sospetti ma potenzialmente problematici in volo troviamo i diuretici, che aumentano la perdita di liquidi e possono favorire la disidratazione (già comune sugli aerei a causa dell’aria secca in cabina). Lo stesso vale per alcuni antistaminici e rilassanti muscolari, che possono causare sonnolenza e alterare l’equilibrio corporeo.

Infine, chi assume anticoagulanti deve consultare il proprio medico prima di partire. L’immobilità prolungata durante il volo può aumentare il rischio di trombosi profonda, quindi una gestione non corretta di questi farmaci potrebbe esporre a emorragie in caso di traumi anche piccoli.