Com'è nato il caso spionaggio Jacobs Tortu, cos'è successo e il punto sulle indagini: lo scandalo per una caccia alle prove di doping (mai trovate)
SPIONAGGIO JACOBS DALLO SCANDALO EQUALIZE
Marcell Jacobs vuole chiarezza sul caso spionaggio ai suoi danni per il quale è indagato il fratello di Filippo Tortu per concorso in intercettazioni abusive. Pare che Giacomo Tortu abbia chiesto informazioni sui risultati delle analisi del sangue del velocista e sui contenuti delle sue telefonate e chat con lo staff. Per ottenere tali informazioni si sarebbe rivolto a Carmine Gallo, ex poliziotto coinvolto nello scandalo Equalize.
L’indagine, di cui si parla anche a Le Iene nel corso dell’intervista a Jacobs, è chiamata a fare chiarezza sulla vicenda, che intanto viene definita “veramente grave” dallo sportivo, il quale non si sarebbe mai aspettato il coinvolgimento del parente di un compagno di staffetta. Per questa violazione della sua privacy vuole che si vada fino in fondo, senza fretta.
SPIONAGGIO JACOBS, LA GENESI DEL CASO
Del resto, la questione spionaggio Jacobs è delicata e va approfondita. Il presunto spionaggio è uno dei casi legati all’inchiesta della procura di Milano sulle spie dell’agenzia di investigazione Equalize. L’ex poliziotto avrebbe messo a verbale di essere stato contattato dal fratello di Tortu, il quale gli avrebbe chiesto le informazioni sopracitate.
La richiesta del fratello di Filippo Tortu risalirebbe al settembre di quattro anni fa, uno prima delle Olimpiadi di Tokyo, e avrebbe avuto un costo di 10mila euro. A prescindere dal fatto che queste informazioni non abbiano evidenziato nulla di compromettente, niente che potesse far anche solo lontanamente accostare il doping o vicende oscure a Marcell Jacobs, la questione riguarda anche lo sport italiano ai suoi vertici, considerando l’importanza di Jacobs e Tortu, quindi il timore è che questa vicenda abbia delle ricadute in pista.
CASO SPIONAGGIO JACOBS, IL PUNTO SULLE INDAGINI
Comunque, già dallo scorso ottobre emerse che Jacobs era stato spiato da Equalize, ma solo nelle scorse settimane è emerso che il mandante sarebbe stato Giacomo Tortu. L’ipotesi degli inquirenti, che hanno raccolto un’altra testimonianza convergente con quella di Gallo, è che la sua sia stata un’iniziativa autonoma.
A sostegno delle parole di Gallo ci sarebbe una nota del Ros di Roma. Stando a quanto ricostruito dal Fatto Quotidiano, in una cartella del 2021 ci sono numeri di telefono e chat di Jacobs con il suo entourage. Le prestazioni del velocista avrebbero destato sospetti nel fratello di Tortu che, in base a quanto riportato negli atti, avrebbe chiesto di accedere agli esami del sangue di Jacobs, ritenendo che potesse essere stati occultati. Ma le indagini vengono portate avanti nel massimo riserbo, infatti non è chiaro se sia stato sentito l’indagato.
La vicenda spionaggio Jacobs coinvolge di fatto anche la Federazione dell’atletica leggera, visto che il fratello di Filippo Tortu è dirigente; quindi, potrebbe essere sanzionato, se venisse accertato il suo ruolo nello caso spionaggio. Intanto, Fidal ha aperto un’inchiesta sul suo tesserato.