Lo spreco di cibo continua ad essere una pratica purtroppo ancora molto diffusa in Italia. Si calcola che ogni anno finiscano nella pattumiera circa 6 miliardi di euro di cibo che risulta essere avanzato o magari scaduto perché non cucinato. Un vero e proprio dramma tenendo conto di quante siano le persone nel mondo che non hanno il cibo in tavola tutti i giorni, e di quanto si potrebbe risparmiare adottando delle semplice pratiche. Come riferisce il Corriere della Sera, la verdura, la frutta e il pane sono i prodotti che più vanno ad alimentare la triste usanza dello spreco di cibo, e in soldoni ogni settimana vengono “bruciati” poco meno di sette etti di prodotti alimentari pro capite.
A certificarlo è stato lo studio Waste Watcher International che lancia appunto l’allarme, tenendo conto che su base annua lo spreco del cibo ha subito una impennata in Italia, ben il 45,5% in più rispetto ad un anno fa. Numero che si scontra con le 3,1 milioni di persone che ogni giorno si mettono in fila per poter mangiare presso le mense dei poveri. Ma come fare quindi per evitare lo spreco di cibo?
SPRECO DI CIBO: DAL MENÙ SETTIMANALE ALL’ORDINE IN DISPENSA, QUALCHE DRITTA
Gli addetti ai lavori consigliano alcune buone pratiche, come ad esempio fare la lista della spesa, e nel contempo, cercare in qualche modo di stilare un menù settimanale: sapendo con esattezza cosa cucinare e quando, si evita di buttare via i prodotti in quanto non consumati perché “andati a male”. Inoltre, è sempre bene che il cibo sia ben organizzato in casa, non soltanto nel frigorifero ma anche nel freezer e nella dispensa: meno confusione porta ad avere un’idea immediata di quali siano i prodotti in casa.
E’ poi fondamentale cercare di non essere troppo “schizzinosi”, abituandosi a mangiare eventuali avanzi, o eventualmente, a darli a parenti qualora si avesse cucinato troppo rispetto alle porzioni necessarie. Va infine detto, altro consiglio per evitare lo spreco di cibo, che le date di scadenza si possono anche non rispettare sempre, e per evitare di buttare prodotti ancora commestibili è una buona pratica quelli di aprirli e assaggiarli (ovviamente non le uova o altri alimenti “a rischio”), cercando di capire dal gusto personale se siano scaduti o meno.