«Il Paese lo rilanciamo se lavoriamo tutti insieme, noi, voi, tutte le forze produttive e sociali, le migliori del Paese, anche le opposizioni. E vi assicuro che dopo che termineremo questa settimana insisterò testardamente per avere un confronto con i rappresentanti delle opposizioni», rilancia ancora il Premier Conte dopo l’incontro con i sindacati di questa mattina. Sono in corso ora i tavoli con tutte le altre sigle nazionali di categoria per dirimere i punti chiave per il rilancio dopo gli Stati Generali: in attesa delle Regioni e dell’Anci, è ancora il Presidente del Consiglio a introdurre i temi del piano di rilancio futuro, «Le mission fondamentali sul tema del lavoro sono il sostegno alle transizioni occupazionali, la tutela del reddito dei lavoratori, la promozione della qualità del lavoro». Toccando poi uno dei punti specifici del piano “Progettiamo il Rilancio”, Conte conclude «la tutela del reddito dei lavoratori dovrà essere articolata in molteplici progetti: l’istituzione di un salario minimo nel Paese, la lotta senza quartiere alla contrattazione pirata, la detassazione dei rinnovi contrattuali, la creazione di un Documento Unico di Regolarità Contributiva su appalti e subappalti per il costo del lavoro, il contrasto al caporalato e al lavoro nero, l’incentivazione del welfare contrattuale».
In attesa dell’intervento di mercoledì mattina nella prima parte degli Stati generali con le parti produttive, è ancora Carlo Bonomi di Confindustria a far pervenire sul Governo una critica tutt’altro che secondaria: «Mi sarei aspettato che, con le convocazioni a Villa Pamphili, il Governo presentasse un piano ben dettagliato, con un cronoprogramma, con gli effetti attesi, in quanto tempo, gli effetti sul Pil. Questo piano non l’ho visto, sarei curioso di leggerlo. Vorrei ascoltarlo», spiega il leader degli industriali annunciando un proprio piano specifico per il rilancio del sistema-Paese che «presenteremo al Governo mercoledì, si chiamerà “Italia 2030”».
CONTE AI SINDACATI “PRONTO DECRETO CIG DI ALTRE 4 SETTIMANE”
Dopo aver ringraziato la task force guidata da Vitto Colao («un piano di ampio respiro, un contributo importante per il confronto di questi giorni ai fini dell’elaborazione del piano di governo»), il Premier Conte assieme agli altri Ministri presenti ha dato il via alla serie di tavoli con i sindacati per presentare sia il “Progettiamo il Rilancio” e sia ricevere le richieste/consigli per uscire dalla crisi economica. «L’obiettivo del governo – ha sottolineato il Presidente del Consiglio intervenendo agli Stati generali – «è garantire la Cig a tutti i lavoratori, per tutto il tempo che sarà necessario in questa fase. Per questo abbiamo predisposto un decreto legge, che adotteremo oggi stesso in un Cdm a margine degli incontri, grazie al quale le aziende e i lavoratori che hanno esaurito le prime 14 settimane di Cig potranno chiedere da subito le ulteriori 4 settimane approvate dal dl rilancio», riporta il Corriere della Sera in merito al discorso di Conte.
Mentre è in corso ancora il rimborso di tutte le casse integrazioni ancora non pagate da metà aprile, il Governo sta studiando piano per un nuovo meccanismo più snello e veloce: «Abbiamo già in cantiere progetti specifici come la riforma e la semplificazione degli ammortizzatori sociali, la rimodulazione in chiave di politica attiva degli strumenti di sostegno, il rinnovo della disciplina della Naspi», ha aggiunto il Premier Conte incontrando Cgil, Cisl e Uil.
IL PIANO “PROGETTIAMO IL RILANCIO” IN 9 CAPITOLI
È già pronto un documento di bozza sul piano “Progettiamo il Rilancio” che oggi il Governo Conte presenterà alla task force degli esperti (quindi il piano Colao andrà definitivamente in soffitta?, ndr), ai sindacati e agli enti locali. Sono in tutto 2 pdf – spiegano le fonti di Governo ai quotidiani nazionali -, nel primo si trovano i 9 capitoli principali in cui vengono divise le riforme da attuare nei prossimi mesi per rilanciare il sistema Italia; nel secondo vi sono 55 voci corrispondenti agli “atti concreti” da intraprendere secondo quanto ammonito tanto dal Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco quanto dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.
I 9 capitoli di rilancio negli Stati generali vedono, secondo le anticipazioni date al Sole 24 ore e altri media nazionali, in primis “Un Paese completamente digitale” (fibra ottica e superare divario digitale); secondo punto “Un Paese con infrastrutture più sicure ed efficienti”; “Un Paese più verde e sostenibile”; “Imprese e lavoro” (industria 4.0 Plus, contrasto a lavoro nero e caporalato); “Filiere produttive” (tax credit alberghi, veicoli meno inquinanti); “Pubblica amministrazione da digitalizzare sempre più”; “Formazione e ricerca”; “Un’Italia più equa e inclusiva”; “Giustizia e Fisco”, con tutte le riforme da tempo discusse nel Governo. Inaugurando questa seconda giornata di Stati generali, il Premier Conte ha ringraziato la task force di Colao: «lavoro utilissimo, un piano importante che ci ha dato diversi consigli utili per il progetto di rilancio del Paese».
SECONDO TURNO DI STATI GENERALI
Si apre oggi a Roma presso Villa Doria Pamphili il secondo turno di consultazioni degli Stati generali dell’economia voluti fortemente dal Premier Giuseppe Conte con l’obiettivo (e titolo) “Progettiamo il Rilancio”. In attesa del Recovery Plan italiano da presentare nelle prossime settimane, Conte dopo aver ricevuto (in video conferenza) gli ospiti internazionali sabato scorso, oggi dedica l’agenda degli Stati generali alla task force guidata da Vittorio Colao, ai sindacati nazionali e agli enti locali. Il tema è sempre lo stesso, il coronavirus e la crisi in atto a livello economico-sociale ma lo sguardo odierno sarà orientato più ad una visione “nazionale” che non tanto alle riforme richieste da Bce, Fmi, Commissione Ue e Ocse. Particolare sarà la presenza del supermanager Vittorio Colao che proprio nei giorni scorsi ha presentato il “piano per il Rilancio” sulla tre medesime “direttrici” ricordate sabato da Conte: «modernizzazione del Paese; transizione ecologica; inclusione sociale, territoriale e di genere». Su questi tre temi in particolare si proietta la seconda giornata di tavoli a Villa Pamphili, come anticipato dal Presidente del Consiglio «per poter conseguire le quali vengono attivate direttrici di intervento che si concretizzano in progetti specifici».
GLI OSPITI DI OGGI
Apre la seconda giornata di Stati Generali alle ore 9 Vittorio Colao con una delegazione del Comitato di esperti in materia economica e sociale; illustre il suo piano per il rilancio del sistema Italia e proverà ad aggiungere ulteriori consigli al Governo Conte su come rilanciare e “smuovere” l’economia nei prossimi mesi. Alle ore 10 presenti invece i leader di Cgil, Cisl e Uil (Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo). Dopo la pausa pranzo, alle ore 14 intervengono con i Ministri i leader di Usb – Unione sindacale di base;
Cub – Confederazione unitaria di base; Cisal – Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori; Confsal – Confederazione generale sindacati autonomi dei lavoratori; Cobas – Confederazione dei comitati di base; Unicobas – Confederazione intercategoriale di base; Cida Dirigenti delle alte professionalità – Federmanager; Cse – Confederazione indipendente sindacati europei; Fnsi – Federazione nazionale stampa italiana. Alle ore 18 per chiudere la giornata di Stati generali ci saranno anche l’Anci (i sindaci d’Italia), l’Upi (province) e la Conferenza delle Regioni.
CONTE E GLI STATI GENERALI
«Sono giornate molto impegnative per il governo. Progettiamo il rilancio del nostro Paese» ha scritto ieri su Facebook il Presidente del Consiglio riprendendo i temi del sabato d’esordio degli Stati generali. In un video riassuntivo messo a disposizione da Palazzo Chigi sono stati anche segnalati i passaggi più importanti degli interventi dei vari Von der Leyen, Lagarde, Gurria, Georgieva, Michel, Sassoli e Gentiloni con il Premier Conte che commenta così «ieri da parte dei vertici delle istituzioni europee è stato riconosciuto il ruolo centrale che l’Italia ha avuto in questa emergenza: in prima linea, indicando anche agli altri la via da percorrere. Non si tratta di parole vuote. Esprimono un sincero apprezzamento e anche un profondo senso di riconoscenza verso tutti noi. Per il nostro coraggio, il senso di responsabilità, i sacrifici che ogni singola persona ha dovuto compiere. Siamo stati un esempio per l’Europa e la gratitudine che è stata espressa è indirizzata a ciascuno di noi».
Sempre nella giornata di ieri è stata resa nota dalla direttrice del Fondo Monetario Internazionale il contenuto-consiglio della videconferenza tenuta a Villa Pamphili con 5 sfide lanciate all’Italia per i prossimi mesi: «ridurre la burocrazia nella pubblica amministrazione; efficienza negli investimenti; riforma delle tasse e della loro riscossione per una ripresa più inclusiva e equa: allentamento delle regole per migliorare la concorrenza: le disparità regionali», così rilancia Kristalina Georgieva (numero 1 Fmi) sottolineando come sia giunto il momento per l’urgenza di queste riforme «Siete stati i primi a proteggere in modo aggressivo la popolazione – e facendolo avete protetto anche il successo di lungo termine dell’economia».