A Verissimo il ricordo della strage di Corinaldo: cos'è successo nel 2018 alla discoteca Lanterna Azzurra in cui morirono 6 persone
Nella puntata di oggi, sabato 6 dicembre 2025, di Verissimo si tornerà a parlare di quella (tristemente) passata alla storia come strage di Corinaldo, assieme a Paolo Curi che era presente nella discoteca Lanterna Azzurra quella maledetta notte assieme alla figlia – all’epoca 11enne – Gemma e alla moglie Eleonora Girolimini: se l’uomo e la figlia si salvarono quasi per miracolo, a perdere la vita fu proprio la moglie, unica adulta tra le sei vittime della strage di Corinaldo.
La storia di Paolo ed Eleonora l’abbiamo approfondita in un altro articolo che abbiamo già pubblicato e qui vorremmo soffermarci più che altro sulla strage di Corinaldo in sé: per farlo, però, dobbiamo ovviamente partire dal principio, ovvero da quel 7 dicembre del 2018 in cui la discoteca Lanterna Azzurra del comune alle porte di Ancona organizzò quello che venne venduto come un concerto del rapper Sfera Ebbasta.
L’inizio era atteso per le 22, ma con il passare delle ore del rapper non vi era traccia e la preoccupazione iniziò a salire rapidamente, soprattutto perché buona parte dei presenti erano minorenni, accompagnati dai genitori: solamente dopo la strage di Corinaldo, infatti, si scoprì che in quel momento il cantante milanese si stava esibendo in quel di Rimini – a circa un’ora di distanza da Ancona – e sarebbe arrivato alla Lanterna Azzurra solamente in tarda notte per un dj set.
Indagini e processi per la strage di Corinaldo: condannata la “banda dello spray al peperoncino”
La situazione alla Lanterna Azzurra tracollò solamente poco dopo la mezzanotte, dando il via all’effettiva strage di Corinaldo: alcuni ignoti – almeno, in quel momento -, infatti, spruzzarono nell’aria uno spray al peperoncino e i presenti, impauriti, si accalcarono all’uscita del locale, spingendo una balaustra che crollò sotto il loro peso con un incidente che causò la morte di 6 perone (appunto, cinque minorenni ed Eleonora) e il ferimento grave di 59 persone, con un bilancio che salì a 200 considerando anche i feriti lievi della strage di Corinaldo.
Le indagini degli inquirenti sulla strage di Corinaldo permisero di ascrivere le responsabilità a 6 minorenni – poi rinominati la “banda dello spray al peperoncino“, dedita ai furti con la modalità usata anche all’interno della discoteca – che nel 2022 sono stati tutti condannati a pene tra i 10 e i 12 anni; tra i quali anche quell’Andrea Cavallari tornato sulle pagine di cronaca lo scorso luglio dopo la sua fuga dal carcere durante un permesso per la laurea.
Contestualmente, però, per la strage di Corinaldo si è aperto anche un secondo processo a carico di 159 imputati tra le persone addette alla sicurezza dal locale, i gestori e i proprietari: si scoprì, infatti, che la Lanterna Azzurra avrebbe potuto ospitare solamente poco più di 400 persone, ma quella sera ne furono accolte più di 1.400; ma questo procedimento è ancora in corso, con buona parte degli iniziali indagati che sono stati, nel frattempo, scagionati.