Nuova eruzione a Stromboli nella mattinata

Giornate di preoccupazione a Stromboli, dove il vulcano che porta lo stesso nome dell’isola appartenente alle Eolie, continua a dar segni di vita con eruzioni continue. Oggi, una nuova attività vulcanica è stata registrata intorno alle 4 del mattino. La nuova esplosione del vulcano arriva dopo quella di ieri e proprio come avvenuto nella giornata di domenica, anche questa ha provocato una piccola onda di tsunami.



Il sindaco di Lipari Riccardo Gullo, lo scorso settembre nominato commissario per l’emergenza a Stromboli, ha dichiarato ai microfoni dell’AdnKronos: “Siamo assolutamente preparati. Sappiamo che questa è una fase parossistica e la seguiamo con attenzione. Sull’isola in questo momento ci sono circa 600 persone tra residenti e turisti ma sono tutti tranquilli perché dal lato dell’abitato non ci sono fenomeni così forti da mettere in allerta“. 



Stromboli, il livello di allerta diventa arancione

Nella giornata di oggi pomeriggio, spiega l’AdnKronos, il primo cittadino di Lipari Riccardo Gullo, con competenze anche su Stromboli, terrà un tavolo con la Protezione civile, la prefettura di Messina, l’Ingv e l’Università di Firenze per capire come agire in conseguenza alle eruzioni del vulcano. Intanto il livello di allerta è diventato arancione, secondo quanto previsto dal Piano Emergenza Stromboli del 2015. Questo prevede un innalzamento del livello di attenzione, una maggiore distanza dalla costa per le imbarcazioni, un monitoraggio continuo dell’evolversi della situazione e l’attivazione del Coc (Centro operativo comunale). 



Come spiegato dal sindaco, al momento anche i turisti continuano ad arrivare sull’isola ma non è escluso che Stromboli si prepari ad un’eventuale evacuazione: “Valuteremo anche se sia necessario spostare qualche nave per garantire un’eventuale evacuazione dell’isola ma ripeto: siamo preparati ad affrontare ‘Iddu’. Non c’è stato nessuno stop agli aliscafi e i turisti continuano ad arrivare sull’isola per assistere a questo spettacolo”. C’è stato intanto un cratere collassato. Gullo ha spiegato che si tratta di “un fenomeno che si verifica ogni qualvolta le esplosioni sono più forti: collassa e poi si riforma, è il suo ciclo di vita”.