Studenti plusdotati, uno su tre si sente isolato e stigmatizzato: lo studio realizzato negli USA che evidenzia le difficoltà degli alunni "gifted"

Gli studenti plusdotati (o, in inglese, “gifted”) tendono ad avvertire una maggiore solitudine ed esclusione sociale rispetto ai loro coetanei, avvertendo – in alcuni casi – la sola etichetta di “plusdotati” come un vero e proprio macigno di aspettative esterne che sono costretti a sopportare sulle loro spalle, a discapito della salute mentale: a dirlo – o meglio, confermarlo, visto che se ne parla già da decenni – è stato un recente studio condotto dall’Università della Georgia e pubblicato sulla rivista “Psychology in the Schools”.



Prima di arrivare ai risultati – certamente significativi – dello studio, è bene precisare che quando si parla di studenti plusdotati si intendono tutti quegli alunni ad alto potenziale cognitivo: si tratta di ragazzini e ragazzini che, rispetto ai loro coetanei, hanno un quoziente intellettivo decisamente superiore, talvolta oltre i 130 punti; capaci di apprendere concetti complessi in poco tempo e intellettivamente più curiosi dei loro compagni “comuni”.



In Italia gli studenti plusdotati sono considerati a tutti gli effetti tra gli alunni BES – ovvero con Bisogno Educativi Speciali – e vengono tendenzialmente seguiti da un insegnate di sostegno che lavora in accordo con un equipe di psicologi e psichiatri dell’evoluzione e che godono di piani didattici personalizzati, restando nella classe dei loro coetanei; mentre negli USA vengono spesso inseriti in classi “speciali”, a contatto con altri studenti plusdotati per – così si ipotizza – facilitarne l’apprendimento.

Lo studio sugli studenti plusdotati: “Uno su tre avverte l’eccessivo peso delle aspettative altrui”

Tornando a noi, lo studio al quale facevamo riferimento in apertura è stato condotto tramite un sondaggio sottoposto a 748 studenti plusdotati delle scuole medie e superiori, chiedendo la loro percezione rispetto ai rapporti con i compagni di classe, con i docenti e con il resto della realtà accademica: di quei 748 studenti (250 dei quali inseriti nelle classi speciali che citavamo prima), circa uno su tre ha confessato di sentirsi spesso isolato e stigmatizzato per le sue capacità.



Bambini a scuola (Ansa)

Complessivamente, gli studenti plusdotati isolati e stigmatizzati hanno lamentato relazioni deboli o nulle con gli insegnanti e con i coetanei, ma anche con maggiori difficoltà sociali e a sentirsi adeguati al contesto in cui si trovano: secondo l’autrice dello studio, Shannon Carter, la ragione va ricercata nel fatto che gli studenti “gifted” avvertano il peso delle aspettative accademiche di genitori, compagni e docenti; suggerendo la necessità di formare maggiormente questi ultimi per renderli maggiormente coscienti delle problematiche che potrebbero dover affrontare.