Marcello Lippi si prende tutte le responsabilità del fallimento azzurro ai Mondiali in Sudafrica. L’allenatore dell’Italia ha parlato proprio pochi minuti fa in conferenza stampa. Il tecnico viareggino rispondendo alle donande dei giornalisti ha fatto anche un bilancio dei suoi anni da c.t. Ha anche cercato di spiegare i motivi della debacke di oggi contro la Nuova Zelanda. «Non lo so perchè l’Italia» abbia giocato bene solo l’ultimo quarto d’ora della partita contro la Slovacchia.
Lo ha detto Lippi nella conferenza stampa del dopo partita con la Slovacchia. Deve essere un problema psicologico. Mi prendo tutte le responsabilità per le scelte. Probabilmente non ho preparato la squadra in maniera giusta». Alla domanda se poi fosse deluso del suo ritorno in azzurro Lippi ha risposto così.«Non sono pentito di essere tornato in nazionale. Era una esperienza che volevo rifare. Ero convintissimo di fare cose diverse e mi dispiace. Non pensavo certo di ripetere la vittoria di Germania 2006, ma speravo certamente di fare buone cose».
Lippi ha poi spiegato che sono mancati elementi importanti cone Buffon e Prilo in queste partite, ma che comunque questa non può essere una scusa per questo fallimento. Ha poi affermato che secondo lui il livello del calcio italiano non è poi così lontano dalla vittoria del mondiale, come afferermato anche da Buffon, ma che purtroppo la Nazionale non ha espresso il calcio che tutti si aspettavano. Lippi ha poi dichiarato di volersi prendere in mese di riposo e poi valutare il proprio futuro come allenatore. «È mia intenzione non allenare per un pò. Mi fermo qualche mese, poi valuterò a mente fredda». Onore quindi a Marcello Lippi per il suo titolo mondiale nel 2006 e per il coraggio in un paese dove nessuno si prende mai le sue responsabilità di averle prese nel momento più tiriste della sua carriera. Speriamo che Cesare Prandelli ci possa ripagare con uguali trionfi.
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