I costi sostenuti per l'intervento Superbonus 2023 ora possono essere dilazionati fino a 10 anni (e non più agli originari 4).
Per i contribuenti che hanno sostenuto dei costi per il Superbonus 2023, rispetto alle precedenti “4 rateizzazioni”, oggi è possibile estenderle a 10 anni. Per farlo è sufficiente inviare una dichiarazione integrativa così da poter apportare le modifiche al vecchio modello dei Redditi del 2024.
Va posta particolare attenzione non solo alla compilazione del modello reddituale, ma soprattutto ai termini di scadenza originari, che fanno riferimento al 31 ottobre del 2025 (sia per i soggetti che devono versare l’IRES sia per le persone fisiche).
Come distribuire i costi del Superbonus 2023 in 10 anni
Per chi desidera ammortizzare i costi del Superbonus del 2023 in 10 anni può farlo grazie alla nuova possibilità dettata dal fisco. Tuttavia, è indispensabile che i contribuenti IRES e le persone fisiche provvedano entro il 30 giugno di quest’anno a saldare il dovuto senza vedersi la somma maggiorata di interessi e/o sanzioni.
La normativa vigente redatta dal fisco italiano prevede che, in base all’anno fiscale e alla spesa sostenuta in relazione al bonus edilizio goduto, al contribuente spetti una detrazione più o meno lunga.
Ad esempio, per i costi sostenuti tra il 1° gennaio dell’anno 2022 e fino al 31 dicembre del 2023 la ripartizione era prevista in 4 rate da corrispondere annualmente, poi, con l’ultima circolare, estese fino a 10 anni.
Una simile opportunità può essere fruita – come da Legge di Bilancio di quest’anno – per gli anni indietro, nonché per quelli che vanno dal 2022 al 2024.
Come compilare il modello integrativo
Per spalmare i costi del Superbonus del 2023 in 10 anni è possibile consultare l’archivio dei modelli del fisco e individuare il documento integrativo appositamente aggiornato.
La compilazione cambia in base al tipo di contribuente. Le persone fisiche dovranno inserire il codice 1 all’interno del Frontespizio e nella casella intitolata “Dichiarazione integrativa”. Infine, il quadro per i redditi delle persone fisiche dovrà contenere il flag in base alle proprie esigenze:
- Qualora si fosse optato per partecipazioni di società, il rigo interessato è il RP56, reperibile nella 12esima colonna oppure nella 5A (e vale per i costi inerenti all’installazione delle colonne di ricarica).
- I righi vanno da RP61 a RP64 (che si trovano all’interno della colonna 7A) e fanno riferimento ai lavori inerenti all’Ecobonus.
- Se invece gli interventi fossero attinenti al Sismabonus o ad altra tipologia di lavori, i righi compilabili vanno da RP41 a RP47 (colonna 8A).