La grande scrittrice Sveva Casati Modignani è stata oggi ospite del programma L’Ora Solare su TV 2000. “Mi piace molto ascoltare, partecipando”, esordisce così l’immensa scrittrice, che poi ha raccontato un po’ l’Italia che descrive nel suo 39esimo romanzo, ‘Mercante dei sogni’: “L’Italia era un Paese bellissimo quando rinasceva dalle macerie della guerra, tutti gli italiani si erano messi a ricostruirlo per farlo più bello di prima, ma c’era questa classe politica che sapeva fare il suo mestiere e sapeva infondere speranza in maniera concreta e la gente negli occhi aveva i sorrisi e le donne cantavano, oggi le donne non cantano più. Era un Paese che andava prosperando, il danaro guadagnato era pulito perchè nasceva dalla produttività. C’era lavoro per tutti, per questo la gente era felice”. Sul libro di Sveva Casati Modignani su Leonardo Del Vecchio: “Da quando è uscito il romanzo credo che tutta Luxottica ha letto il Falco, lo ha letto anche lui e si era divertito tantissimo. Aveva espresso il desiderio di incontrarmi, non stava benissimo, e alla fine mi ha incontrato il Ceo di Luxottica, mi ha invitata a pranzo come avrebbe fatto Del Vecchio, dicendomi che era diventato ‘il falco’”.
Sui suoi inizi: “Ho cominciato a scrivere che ero bambina, ce l’ho sempre avuta la voglia, avevo 10 anni sono andata dal parroco, aveva un mensile per i parrocchiani, e gli ho detto che per Natale avrei voluto scrivere un racconto, poi l’ho scritto che finiva con un bimbo che non riceveva i doni a Natale. Il parroco mi ha detto che non l’avrebbe pubblicato perchè finiva male, ma io non volevo cambiarlo, poi 40 anni dopo ho capito che Don Giuseppe aveva ragione”. Sull’intervista ad Enzo Jannacci: “Eravamo a Salice Terme mi pare, era un pomeriggio di allegria, c’era gente che ballava nel parco. Mi chiese di fare un balletto ma io gli dissi grazie ma no, mi sono pentita tutta la vita. Non era bello Jannacci ma era molto simpatico, ma io mi sono detta che ero lì per lavorare, stavo intervistando questa persona e non potevo. Ho capito che lui stava cercando di farmi un po’ la corte. Ma mi sono pentita”.
SVEVA CASATI MODIGNANI E IL RITUALE PER DORMIRE: “ACCENDO LA TV, SCELGO IL LIBRO E…”
Sveva Casati Modignani ha raccontato anche del suo rituale per dormire: “A me piace dormire, ho tutti i riti, devo scegliere il libro giusto che mi accompagni dolcemente verso il sonno. In sottofondo c’è la tv, poi la palpebra cala, il libro lo chiudo, poi la tv con questo rumore pacato, scelgo sempre i documentari sugli animali e ad un certo punto crollo”. Sveva Casati Modignani scrive a macchina: “Questo tic tic mi fa tanta compagnia, i nastri li trovo e bisogna anche pulirla”. Sui suoi personaggi: “Non li invento io, sono loro che mi fanno scrivere queste cose, a volte ho come l’impressione di scrivere sotto dettatura, io sono solo l’amanuense che scrive, i personaggi sono lì davanti a me. La musica mentre scrivo? No, ai miei personaggi darebbe fastidio, preferiscono il silenzio, devono parlare”.
Sul suo giardino: “Ci ho lavorato prima con il nonno e poi con il papà, quando ha smesso di lavorare, io ero vicino a lui”. Quando arriva l’ultima pagina, sente la mancanza dei protagonisti? “Un po’ sì, sento la loro mancanza, non ci sono più, poi penso ad una nuova storia e incontro altri personaggi. Il prossimo? Faccio il seguito delle 4 amiche. Le classifiche di vendita? Io guardo di più l’amore di amici e famigliari, ci hanno tolto tutto, anche il riscaldamento, almeno che ci lascino l’amore”.