Teo Teocoli è uno degli ospiti della nuova puntata di Domenica In di Mara Venier. Il comico e attore: "la Milano col cuore in mano oggi non esiste più"
Teo Teocoli: “Mio padre è stato disoccupato per molti anni”
“Venivo dal Sud e nessuno mi poteva aiutare. Mio padre è stato disoccupato per molti anni, mia madre faceva la sartina, però non sono mai stato depresso”. Con queste parole Teo Teocoli ha raccontato a Il Giorno una parte della sua vita soffermandosi su un evento particolare che l’ha visto protagonista nel ’61 durante una gita a Genova: “eravamo in pullman, ci fu un incidente sulla Serravalle e rimanemmo bloccati per strada per ore. Allora presi il microfono dell’autista e cantai “Come sinfonia” di Pino Donaggio, seguito da tutti i miei compagni”. Sono stati anni davvero indimenticabili per Teocoli che ha raccontato così: “alla domenica andavo al cinema Istria, era strapieno. Durante l’intervallo mettevano delle canzoni, erano gli anni di ‘Nel blu dipinto di blu’ e quando arrivava il ritornello ‘Volareeee…’ tutta la sala si metteva a cantare a squarciagola. Quella era felicità”. Qualcosa poi improvvisamente è cambiato per via una di serie di eventi che hanno rotto quello che Teocoli ha definito “un incanto”: “ricordo la bomba di piazza Fontana, eravamo a Torino io, Cochi e Renato, Toffolo, Jannacci: restammo sconvolti, così come eravamo rimasti sconvolti dopo la rapina di via Osoppo per la sua brutalità. Era finita un’epoca”.
Teo Teocoli: “oggi a Milano non si ride più”
Teo Teocoli rimpiange gli anni ’60 e ’70, anni in cui si rideva e si giocava con poco, quando si era veramente felice. I tempi moderni sono cambiati e rappresentano per le nuove generazioni anche un decadimento culturale non indifferente. Il conduttore e comico non dà la colpa ai social network anche se durante l’intervista rilasciata a Il giorno ha precisato: “le mie figlie per fortuna hanno quasi abbandonato Facebook, ma oggi i ragazzi scoprono il sesso su internet a 10 anni, fumano a 11, le droghe a 12. Ho letto che tra pochi anni ci saranno più depressi che persone equilibrate, per forza!”. Teocoli ha poi ricordato il suo primo bacio in camporella: “la ragazzina mi ha sfiorato con le labbra e ho sentito la punta della lingua. Sono svenuto per la felicità. Avevo 15 anni”. Sul finale ha parlato di come la società moderna abbia influito e cambiato, in negativo, anche la sua città Milano: “oggi non si ride più. Io venivo dal Sud, e appena usciva un po’ di sole diventavo scurissimo. Se entravo in un bar mi chiamavano in tutti i modi, terù o negher. Poi però mi chiedevano cosa volevo e mi servivano con gentilezza: prima ti prendevano in giro, ma poi si dimostravano amici. Era davvero la Milano col cuore in mano, che oggi non esiste più”.
