Terremoto Campi Flegrei/ Vulcanologo Thomas Walter: “Attività normale, zona più monitorata al mondo”

- Davide Giancristofaro Alberti

Terremoto Campi Flegrei: il parere del vulcanologo tedesco Thomas Walter, che ha cercato di rassicurazione la popolazione locale

campi iene 2024 640x300 Il servizio de Le Iene sul documentario sul terremoto ai Campi Flegrei

Sulle continue scosse di terremoto ai Campi Flegri stanno dibattendo anche vulcanologi e geologi di fama mondiale, visto che il fenomeno è ovviamente arrivato anche oltre i confini. Nelle ultime settimane la zona Flegrea sembra essersi decisamente risvegliata come testimoniato anche dalla scossa di magnitudo 3.9 gradi sulla scala Richter registrata a fine aprile, che ha provocato il panico fra la popolazione locale. A causa del continuo fenomeno di bradisismo, come da bollettino settimanale pubblicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il suolo si è sollevato di 2,5 centimetri in 15 giorni, e se tale tendenza venisse confermata nel giro di un mese il suolo si solleverebbe di 4 centimetri, rispetto alla media di un solo centimetro dell’ultimo periodo.

Il vulcanologo Thomas R. Walter, parlando con Merkur.de, ha spiegato: “Geologicamente parlando, si tratta di un evento che è normale, ma per gli esseri umani non si può certo parlare di normalità”. In ogni caso il ricercatore del Centro tedesco di georicerca (GFZ) di Potsdam rassicura: “Il vulcano è monitorato come nessun altro vulcano al mondo”, come del resto ci ripetono spesso e volentieri anche gli esperti del nostro Paese, rassicurando sul fatto che ogni minima scossa e ogni minimo segnale viene registrato.

TERREMOTO CAMPI FLEGREI: DAL GENNAIO 2023 SUOLO SU DI 23,5 CENTIMETRI

Dal gennaio dell’anno scorso il suo ai Campi Flegrei si è alzato di circa 23,5 centimetri così come fatto sapere dal Corriere della Sera, mentre nella settimana dal 15 al 21 aprile si sono registrate ben 145 scosse di terremoto.

Secondo uno studio pubblicato nel 2023 i Campi Flegrei starebbero diventando più deboli e più soggetti a fessurazioni a causa del continuo movimento tellurico e ciò rendere più probabile un’eruzione. Anche per questo la popolazione viene continuamente informata con eventi, incontri, iniziative e soprattutto controlli e prove di evacuazione. Nel contempo il governo ha stabilito un decreto ad hoc che breve anche il protocollo in caso di una scossa o di un’eruzione di vasta portata.







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