CHI È TOM BARRACK CHE POTREBBE ENTRARE NELLA ROMA
Potrebbe esserci un nome concreto nelle vicende che riguardano la ricerca, da parte dei Friedkin, di nuovi investitori che entrino nella Roma e possano occuparsi soprattutto del nuovo stadio. Tom Joseph Barrack, secondo un’indiscrezione lanciata da Tuttosport, sarebbe particolarmente interessato: ci sarebbe stato qualche contatto con i Friedkin e questo nome non è certamente nuovo, si tratta di un personaggio famoso e anche nel mondo del calcio. Non solo in quanto proprietario del Fukuoka Dome, stadio da 50 mila posti in Giappone, ma anche perché nel 2006 era entrato nel Psg con un pacchetto di maggioranza. Peccato che quella gestione, con presidente Alain Cayzac, sia oggi ricordata come quella che ha anticipato l’arrivo della Qatar Foundation e la creazione della corazzata di oggi; i risultati del Paris Saint Germain di allora erano stati parecchio rivedibili, ma il focus di Barrack era improntato sull’importanza di uno stadio perché, sosteneva all’epoca, quello sarebbe l’unico modo per fare soldi nel mondo del calcio.
Dunque Barrack potrebbe riprovarci a Roma: sappiamo bene quanto la questione del nuovo stadio per la società giallorossa sia spinosa. Se ne parla da tempo e non si è ancora trovata una quadra. I Friedkin sono alla ricerca di investitori, Barrack potrebbe essere la persona giusta: del resto, dal punto di vista immobiliare è oggi il proprietario di larga parte della Costa Smeralda. Non solo: per gli amanti della musica (ma qui si parla soprattutto di storia e cultura popolare), Barrack possiede il Neverland Ranch, vale a dire la casa in cui ha vissuto Michael Jackson. In più, nel 1990 ha fondato Colony Capital, una società di private Equity che è famosa soprattutto negli Stati Uniti, e con quella ha investito 200 milioni di dollari (centesimo più, centesimo meno) in immobili in Medio Oriente. Attraverso questa compagnia gestisce un portafoglio di asset da 25 miliardi di dollari che comprendono anche gli ex alberghi dell’Aga Khan in Costa Smeralda, ma anche la catena, sempre alberghiera, Fairmont Raffles Hotels International in Asia. Insomma. Tom Barrack non è esattamente uno sprovveduto.
L’AMICIZIA CON TRUMP E L’ARRESTO
Del resto Tom Barrack, che sarebbe interessato a entrare nella Roma, è un personaggio pubblico di lunga data. Nel 1982, a seguito di impegni nel Medio Oriente, è tornato negli Stati Uniti diventando sottosegretario del Dipartimento degli Interni, nel corso della presidenza di Ronald Reagan; in politica ha poi lavorato con Donald Trump, curandone la campagna elettorale come consigliere senior e diventando presidente del Comitato inaugurale. L’ex presidente è suo amico personale; Barrack, ricordiamo, è nato a Culver City nella contea di Los Angeles e ha 75 anni, è cresciuto in California ma le discendenze sono libanesi, visto che i nonni sono emigrati da lì nel 1900.
Forse anche per questo Barrack ha sempre mantenuto un forte legame con il Medio Oriente (del resto, anche dal punto di vista finanziario): questo gli ha causato anche qualche guaio, perché nel 2021 è stato arrestato con l’accusa di essere stato un agente degli Emirati Arabi Uniti, con tanto di intralcio alla giustizia e bugie rifilate al FBI. Il rapporto con i Friedkin nasce con l’acquisizione come detto degli ex alberghi in Costa Smeralda; ora il rapporto potrebbe rinnovarsi con l’ingresso nella Roma, Barrack sembra pronto a rituffarsi nel mondo del calcio e con lui, chissà, il nuovo stadio della società giallorossa potrebbe davvero prendere vita…