Tragedia del Natisone, cos'è successo e le nuove rivelazioni: dagli audio e video inediti delle tre vittime a Le Iene ai risultati della perizia
TRAGEDIA DEL NATISONE, AUDIO E VIDEO OGGI A LE IENE
La tragedia del Natisone a Le Iene nella puntata in onda oggi, domenica 2 marzo 2025, su Italia 1: l’inviata Roberta Rei ha ricostruito la storia dei tre ragazzi travolti dal fiume a fine maggio scorso, Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Molnar.
Il programma, infatti, trasmetterà tutti gli audio delle telefonate effettuate da una delle vittime, Patrizia, ai soccorsi. Inoltre, verranno mostrati alcuni video che non erano mai stati pubblicati degli ultimi istanti di vita dei tre ragazzi. Anche tramite la loro voce, la trasmissione proverà a capire cos’è successo, nello specifico cos’è andato storto nella macchina dei soccorsi e se c’era una possibilità per le tre vittime di salvarsi.
A tal proposito, sono emersi nuovi dettagli grazie alle rivelazioni fatte dall’avvocato Maurizio Stefanizzi, il legale che rappresenta le famiglie delle vittime, in merito ai risultati della perizia. I consulenti hanno concluso che in sei minuti sarebbero stati salvati tutti e tre, a patto di attivare i soccorsi in tempo.
LA PROCEDURA PER SALVARE I TRE RAGAZZI
La tempistica stabilita dalla perizia, realizzata da un esperto del Soccorso alpino, si basa sull’analisi delle manovre necessarie al tecnico dell’elisoccorso, che sarebbe stato chiamato in causa troppo tardi. Inoltre, dall’esame delle foto della tragedia del Natisone, il perito ha segnalato che era possibile salvare i tre ragazzi attivando i soccorsi fino alle ore 14:06.
Nella perizia ha anche ricostruito il modo in cui andava eseguita la manovra. Ad esempio, il soccorritore doveva calarsi col verricello entrando in acqua e issare una delle due ragazze al giovane, e che in quel momento rappresentava una sorta di ancoraggio per le due, chiedendogli di mantenere la presa sull’altra ragazza.
Quindi, avrebbe dovuto ripetere la procedura con quest’ultima e concludere l’operazione con il ragazzo. Il perito non ha però escluso che si potessero issare tutti insieme, vista la pericolosità della situazione.
TRAGEDIA DEL NATISONE, DALLA PERIZIA ALLA SIMULAZIONE SUL CAMPO
La tesi del legale delle famiglie delle vittime è, quindi, che i soccorsi siano stati troppo rigidi, e che per questo abbiano rallentato le procedure, quindi l’auspicio è che il processo faccia chiarezza su cosa sia successo e si arrivi a un aggiornamento dei protocolli, in modo tale che la morte dei tre giovani non si riveli vana.
Oltre alla perizia dell’esperto del Soccorso alpino, nella relazione che i carabinieri hanno allegato alla chiusura dell’inchiesta della procura di Udine, c’è una ricostruzione della Guardia di Finanza di Bolzano, in particolare della sua Sezione Aerea, che ha effettuato una simulazione sul campo, concludendo che per l’operazione di salvataggio dei ragazzi sarebbero serviti 8 minuti e 30 secondi in tutti, meno di quanto è intercorso dalla prima chiamata alla tragedia del Natisone.