Trump promette l'avvio di un'indagine formale dei rapporti tra i Democratici ed Epstein: il contrattacco del presidente dopo le mail trapelate
Sembra complicarci il già intricato caso Epstein con la pubblicazioni dei file che sembrano essere sempre più imminenti e il presidente Donald Trump – al centro di una bufera che sta faticando a gestire a colpi di distrazioni per l’elettorato – che si dice pronto ad avviare un’indagine formale contro alcuni esponenti del partito Democratico, proprio – non a caso – a ridosso della pubblicazione di alcune mail firmate dallo stesso Epstein in cui si fa chiaro riferimento al tycoon.
Procedendo per ordine, mentre il presidente cerca di parlare il meno possibile del caso Epstein – fermo restando che non esistono attualmente prove che il tycoon fosse coinvolto nei traffici illeciti del milionario – dalla Commissione di vigilanza della Camera (guidata dai Dem) sono emerse alcune mail potenzialmente compromettenti: in queste, infatti, il miliardario morto in carcere parla in diverse occasioni dell’attuale presidente, facendo – in particolare – riferimento a un Ringraziamento trascorso assieme nel 2017.
Trump avvia un’indagine sui rapporti tra Epstein e alcuni esponenti Democratici: “Loro sanno tutti sull’isola”
La ragione per cui le mail potrebbero (e sembrerebbero) imbarazzare Trump è legata a quella che è sempre stata la sua versione dei rapporti con il miliardario: secondo il presidente, infatti, pur essendo stati amici in passato – come dimostrano chiaramente le tante foto che li ritraggono assieme -, avrebbero interrotto ogni rapporto già dal 2004; fermo restando che non ha mai saputo nulla di quello che succedeva sull’isola del miliardario.
Interpellato su queste mail mentre si trovava bordo dell’Air Force One, Trump ha nuovamente ribadito di non sapere nulla, bollando lo scambio come un vero e proprio falso orchestrato dai Democratici al fine di distrarre l’opinione pubblica su “quanto male hanno gestito la chiusura del governo”: secondo il presidente, chiunque voglia risposte sul miliardario, dovrebbe interpellare persone come “Bill Clinton, Summers [o] JP Morgan” che erano soliti passare il loro tempo sull’isola.
Non solo, perché poco dopo quell’intervento Trump ha anche annunciato sul suo social Truth di aver dato mandato affinché venga avviata un’indagine formale sui rapporti tra Epstein, Clinton, Summers, Hoffman, Morgan, Chase “e molte altre persone e istituzioni”, ricordando che “tutte le frecce puntano sui Democratici”: un mandato da subito accolto da Pam Brondi che ha nominato procuratrice nel caso la famosa Jake Layton.