La polizia in UK potrà diffondere le informazioni sull'etnia degli arrestati: la decisione dopo i disordini anti-migranti a Southport

Negli UK alla presa con crescenti disordini sociali dopo una serie di casi cronaca particolarmente delicati nei quali erano implicati dei migranti – talvolta – illegali, la polizia e il suo Nation Chiefs’ Council ha deciso di rivedere le storiche linee guide sulla gestione degli arresti e dei sospettati, facendo cadere quel vincolo che imponeva la diffusione di informazioni riguardo esclusivamente l’età del sospettato e il luogo in cui è stato arrestato.



Prima di arrivare alle novità, è utile ricordare che il caso più noto al quale è legata questa decisione è quello delle proteste scoppiate a Southport dopo l’assassinio di tre bambine nel luglio dello scorso anno: inizialmente, infatti, la polizia non aveva diffuso informazioni sull’identità dell’arrestato e dopo che si era scoperto essere un migrante, sulle autorità sono (letteralmente) piovute pesantissime critiche da parte di chi credeva fosse un tentativo di nascondere il suo status per non alimentare i disordini sociali.



Dopo le ampie e diffuse proteste sul caso di Southport, il dissenso non si è mai veramente attenuato – nonostante i numerosissimi arresti – e anche se la pace sembrava essere stata ristabilita, è esplosa nuovamente il mese scorso dopo lo stupro di una bimba di 12 anni: Reform UK, infatti, ha scoperto i responsabili erano due afghani, accusando nuovamente la polizia di aver “insabbiato” scientemente la loro etnia per tutelare i migranti.

La polizia UK aggiorna le linee guida sugli arresti: “Ora si potrà diffondere anche la nazionalità e l’etnia dei sospettati arrestati”

Tornando al presente, in seguito alle accuse gli stessi esponenti di Reform UK avevano chiesto alla polizia di aggiornare le linee guida per far cadere quel vincolo – storicamente previsto dalla legge – che impediva la diffusione di informazioni sull’etnia degli arrestati: richiesta prontamente accolta dal vice capo della polizia britannica Sam de Reya che ha ricordato che i recenti disordini hanno dimostrato perfettamente quali siano “le conseguenze concrete” della mancata diffusione di informazioni sull’etnia dei sospettati.



Proteste anti migranti in Uk (screen da Youtube Independent)

La disinformazione e le narrazioni errate – ha spiegato ancora il vice della polizia – possono prendere piede nel vuoto” ed è esplicita responsabilità delle autorità colmare quel vuoto in modo da evitare disordini a fronte di “questioni di ampio interesse pubblico”: proprio per questa ragione, la proposta di Reform UK ha subito una rapidissima accelerazione, tanto che si crede che le nuove linee guida sono già state approvate ed entreranno immediatamente in vigore.