Mentre dopo l’ultima ondata di proteste anti-regime in Bielorussia, Lukashenko ha fatto arrestare centinaia di oppositori e contestatori, sono le ultime notizie che arrivano da Minsk a far scattare un nuovo allarme dalle conseguenze potenzialmente clamorose: Maria Kolesnikova, capo della campagna elettorale del candidato (non ammesso) Viktor Babariko (perché in carcere) nonché alleata della leader dell’opposizione Svetlana Tikhanovskaya, sarebbe stata rapita: un testimone oculare ha fatto sapere al portale Tut.by di aver visto la Kolesnikova caricata con forza a bordo di un minibus con la scritta “comunicazione” da persone non identificate e con la mascherina, poi portata via in direzione ignota. Il tutto sarebbe avvenuto vicino al Museo d’Arte Nazionale: «Il telefono di Kolesnikova è disponibile, ma non risponde al telefono», scrive il portale bielorusso, svelando quanto detto dal portavoce del Consiglio di coordinamento dell’Opposizione, Anton Rodnenkov, che ha spiegato «Maria era sola nel centro della città per affari». (agg. di Niccolò Magnani)
ULTIME NOTIZIE, ALITALIA: SETTIMANA DECISIVA
Comincia una settimana decisiva per Alitalia. Due mesi dopo l’annuncio dei nuovi vertici della newco fatto dal premier Giuseppe Conte, la nuova Alitalia potrebbe decollare a metà settimana. In questi giorni, secondo quanto evidenziato dal Corriere della Sera, ci sono stati contatti continui tra i quattro ministeri coinvolti nel dossier (Economia, Trasporti, Sviluppo economico e Lavoro) per il decreto di costituzione, mentre proseguono i colloqui con i candidati al Cda che sarà probabilmente composto da cinque membri oltre l’ad e il presidente. Mercoledì la ministra dei Trasporti Paola De Micheli riferirà alla nona commissione della Camera su Alitalia e starebbe lavorando da giorni per presentarsi con l’annuncio dell’avvio ufficiale della nuova società, anche perché l’opposizione è pronta ad attaccare sui ritardi nella costituzione della newco, che non avrà debiti e partirà con un capitale di 20 milioni di euro, anche se in realtà potrà contare su 3 miliardi.
ULTIME NOTIZIE, COVID: IMPENNATA DI CASI IN FRANCIA E UK
Quasi 25mila casi in tre giorni. Continua a correre il coronavirus in Francia. Ieri le autorità sanitarie hanno accertato 7.071 nuovi contagi. Un numero comunque in calo rispetto agli 8.550 casi di sabato e al picco che si era registrato venerdì, quando furono registrati 8.975 casi. Stanno crescendo anche i ricoveri: negli ultimi sette giorni in ospedale sono ricoverate 1.704 persone affette da Covid-19, di cui 288 sono in terapia intensiva. In totale i casi salgono a quota 325.000, i decessi invece nel complesso sono 30.701. Impennata di casi anche in Gran Bretagna, dove si viaggia però a cifre più basse: le autorità britanniche hanno registrato 2.988 nuovi casi di coronavirus ieri rispetto ai 1.813 del giorno prima. Si tratta dell’incremento più alto dal 22 maggio, quando vennero registrati 3.287 casi. In totale in Uk sono 347.152 i casi confermati dall’inizio dell’epidemia, 41.551 invece le vittime.
ULTIME NOTIZIE, INQUINAMENTO: FINITI EFFETTI LOCKDOWN
Gli effetti positivi della quarantena sull’ambiente sono già svaniti. Tra febbraio e marzo la quantità di diossido di azoto, tra i principali gas inquinanti, era diminuita del 10% a causa del lockdown. Ma i benefici sono durati poco, perché quando le attività produttive sono ripartire e le persone hanno ricominciato a spostarsi, optando per l’automobile rispetto ai mezzi pubblici, allora il traffico è tornato più o meno come prima della quarantena. La conferma arriva dallo studio del Centre for Research on Energy and Clean Air (CREA), che ha analizzato la presenza di diossido di azoto nell’aria di 12 grandi città, tra cui Roma. Dalle rilevazioni è emerso che, 10 giorni dopo l’inizio del lockdown, il livello di questa sostanza era calato del 27% rispetto alla media dello stesso periodo tra il 2017 e il 2019. Ma dopo le riaperture è tornato a salire e ad agosto ha quasi raggiunto il livello di febbraio.
ULTIME NOTIZIE, NORVEGIA: PRIMO DEFICIT BILANCIO IN 25 ANNI
Primo deficit di bilancio in 25 anni per la Norvegia. La spesa pubblica trimestrale ha superato le entrate complessive del governo, secondo quanto rivelato dall’istituto statistico del Paese scandinavo. Il deficit, pari a 83 miliardi di corone norvegesi (8,7 miliardi di euro), è effetto dell’emergenza coronavirus. C’è stato infatti un forte calo del gettito fiscale e del greggio, il principale prodotto di esportazione norvegese, invece la spesa è aumentata a sostegno dell’economia. Quindi, i dividendi del Fondo sovrano e delle imprese statali sono diminuiti, mentre i ricavi del governo dalle quote di proprietà nell’industria petrolifera è calato in maniera drastica. Il Fondo sovrano è una delle certezze della Norvegia, ma la Norges Bank deve fare i conti con una perdita di 18 miliardi di euro per il tracollo del greggio, scivolato in terreno negativo nelle prime fasi della pandemia di coronavirus.