Ustica, strage che rischia di restare senza colpevoli con l'istanza di archiviazione avanzata dalla Procura di Roma sull'ultima inchiesta
Ustica, una strage che rischia di restare senza colpevoli all’esito dell’istanza di archiviazione avanzata dalla Procura di Roma sull’ultima inchiesta. Lo riporta Adnkronos, secondo cui le richieste di chiudere tutto sono esattamente due e riguardano altrettanti fascicoli di indagine aperti nel 2008 e nel 2022 entrambi a carico di ignoti.
Per il disastro aereo che coinvolse il Dc-9 Itavia il 27 giugno 1980 nei cieli sopra il Tirreno, costato la vita a 81 persone tra cui 11 bimbi, si rischia ancora una volta un nulla di fatto e la rabbia dei parenti delle vittime corre sul filo delle recenti dichiarazioni alla stampa. La presidente dell’Associazione delle famiglie, Daria Bonfietti, parla di inaccettabile assenza di collaborazione di Stati amici e alleati “i cui aerei ‘razzolavano’” attorno al velivolo e che “non permettono l’individuazione dei responsabili“.
Ustica, la strage continua nell’assenza di giustizia
Lo spettro dell’archiviazione, secondo i familiari delle vittime, è un nuovo colpo contro chi ha perso la vita e da decenni attende di avere giustizia. “Li uccidono una seconda volta“, è il coro che si leva a margine della notizia dell’istanza proposta dai pm romani secondo i quali non vi sarebbero presupposti per proseguire.
“In questi anni siamo passati dall’amarezza allo sdegno, allo sconforto, alla nausea. Ma l’unico sentimento che in me non avrà mai spazio è la rassegnazione. Lo devo a mia sorella e a mia nipote, lo devo ai miei genitori morti senza conoscere la verità“. Anthony De Lisi, parente di due delle 81 vittime della strage di Ustica, lo ha detto ai microfoni di Adnkronos sottolineando il disappunto per la condotta di “alcuni apparati dello Stato e dei rapporti con quei Paesi che sono presumibilmente coinvolti in questa vicenda“.
Il generale Leonardo Tricarico, allora in servizio presso lo Stato maggiore dell’Aeronautica militare, parla invece di archiviazione come una sorta di “risultato positivo” per spazzare diverse piste e ipotesi avvicendatesi nei decenni: “Dopo 45 anni – ha detto alla stessa agenzia di stampa – è una pietra tombale su tutte le fantasie della quasi collisione, del missile e della battaglia aerea“. “Amarezza e delusione” dal sindaco di Bologna che parla della eventualità di “iniziative comuni” contro l’archiviazione.