E’ venerdì 17 gennaio 2025 di conseguenza significa che quest’anno è già arrivato il tanto temuto “venerdì 17”. Non ha niente a che vedere con il Black Friday, l’ultimo venerdì del mese di novembre dedicato allo shopping, ne tanto meno con venerdì 13, il giorno più temuto negli Stati Uniti e in generale dal popolo anglosassone. Venerdì 17 è infatti una tradizione soprattutto europea a cominciare dall’Italia, tenendo conto che sono moltissime le persone, vedi quelle superstiziose, che fino alla mezzanotte di oggi cercheranno di evitare di compiere determinate azioni o che magari faranno riti scaramantici, o che ancora attribuiranno episodi sfortunati e spiacevoli appunto al venerdì 17.
E pensare che come accade spesso e volentieri, questa accoppiata composta dal quinto numero della settimana e dal numero 17, è una credenza che ha origini molto antiche, addirittura nella Grecia, dove si possono ritrovare i primi indizi circa questa paura verso questo giorno.
VENERDI’ 17 GENNAIO 2025, I PARERI DEI PITAGORICI
E’ tutta una questione di numeri e del giorno stesso, a cominciare da quanto sostenevano i pitagorici, i seguaci del matematico Pitagora, secondo cui il 16 e il 18 erano ritenuti perfetti in quanto prodotto delle due operazioni quattro per quattro e tre per sei, ma il 17, che si “insinuava” fra i due invece no.
Anche l’Antico Testamento ci ha messo del suo ad animare la paura di questa giornata, visto che si riporta che il Diluvio Universale avvenne proprio il 17 di febbraio, anche se non di venerdì. Ma non finisce qui perchè è proprio nel terz’ultimo giorno della settimana che muore Gesù, ed è per questo che nella tradizione cristiana non è proprio visto di buon occhio.
VENERDI’ 17 GENNAIO 2025, LE ORIGINI ROMANE E NAPOLEONE
Un’altra origine di questa paura verso il venerdì 17 proviene dall’antica Roma, tenendo conto che sulle loro tombe, gli stessi scrivevano il latino “Ho vissuto”, di conseguenza si può tranquillamente capire che quella persona non c’è più ed è morta. E sapete come si scriveva? VIXI, che è l’anagramma di XVII, appunto il numero 17 con i numeri romani. Ovviamente non vi è nulla di scientifico in questa paura e in questa apprensione verso la giornata odierna, ma sono molti i nostri connazionali, come dicevamo sopra, che oggi faranno gli scongiuri sperando che arrivi il prima possibile la giornata di domani, sabato 18 gennaio.
Basta anche vedere la smorfia napoletana, dove il 17 è considerato “disgrazia”, decisamente eloquente. Ma guai a pensare che la paura verso questa accoppiata sia solo relegata ai nostri confini visto che nella storia ci sono stati degli scettici ben noti, a cominciare da Napoleone, che la leggenda vuole che decise di posticipare il suo colpo di stato, inizialmente previsto per il giorno 17, appunto al 18, convinto che se lo avesse fatto prima il risultato sarebbe stato nefasto. Che dire quindi, buon venerdì 17 gennaio a tutti, sperando che anche oggi sia un giorno normale.