Cosa c'è da sapere su questo tipo di vermi, come riconoscerli e cosa provoca il contatto diretto
Con l’arrivo dell’estate si inizia ad andare a mare e ci potrebbe imbattere in qualche pericolo, cosa sono i vermocane e dove sono stati trovati
Non solo meduse e batteri vari, a mare ci si potrebbe imbattere anche in esemplari di Hermodice Caruncolata, noti con il nome di vermocane o vermi di fuoco. L’estate scorsa esemplari di questa specie sono stati ritrovati nelle acque di diverse regioni del Sud Italia.
Questi ritrovamenti, al momento, risalgono all’estate scorsa, momento in cui fu lanciato l’allarme per una vera e propria invasione di vermocane nelle acque di Puglia, Sicilia e Calabria.
Tutto quello che c’è da sapere sui vermocane
Esemplari di Hermodice carunculata sono stati avvistati più volte nei mari di Puglia, Sicilia e Calabria e l’estate scorsa fu lanciato un allarme riguardo la presenza di questi vermi e il possibile contatto. Si tratta di vermi marini che sono in grado di produrre neurotossine, che a contatto con il corpo umano potrebbero creare non pochi fastidi.
Questa specie arriva a raggiungere anche 30 cm di lunghezza ed è caratterizzata da una forma cilindrica fatta di una serie di segmenti, le setole che hanno sulla superficie possono penetrare nella pelle umana, ad esempio sotto al piede, secernendo il veleno.
Per l’uomo questa specie di verme non è una minaccia diretta, ma se si entra in contatto con il verme ci si potrà imbattere in una serie di problemi. Se il contatto è diretto, ad esempio se il verme è calpestato mentre si cammina in acqua, le setole che penetrano nella pelle possono portare prurito, bruciore e gonfiore.
E’ importante rivolgersi a un medico, ma prima dell’intervento si può comunque agire per tamponare subito il fastidio, provando ad estrarre le setole, usando un nastro adesivo – come lo scotch – e poi mettere dell’ammoniaca sulla zona interessata. Questi vermi possono sparare le setole anche se si sentono in pericolo e, dunque non necessariamente se avviene un contatto diretto, ma anche a distanza. In questo caso, le neurotossine emesse per difesa, potrebbero acuire gli effetti rispetto a quelle che rilasciate nel contatto diretto.
L’anno scorso ci sono stati ripetuti avvisamenti di vermocane su molte spiagge delle regioni sopracitate. Qualora si avvisti questo genere di verme, esiste un’app su cui segnalare la presenza della specie su qualche spiaggia, si chiama AvvisaAPP ed è stata creata dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale. Questa è una specie che si trova prevalentemente nel Mediterraneo Orientale e Meridionale, ma la sua presenza è stata riscontrata anche in mari caldi di altre zone del mondo.
Ad ogni modo è consigliabile prestare attenzione a questo verme e in caso di contatto, intervenire subito per rimuovere le setole e usare l’ammoniaca per lenire il bruciore, rivolgendosi sempre e comunque a un medico.