Villa Pamphili, giallo a "Chi l'ha visto?": Rexal Ford in realtà è Francis Kaufmann ed è stato arrestato 5 volte in Usa. Per il gip ha depistato le indagini

Se il giallo di Villa Pamphili è quasi risolto, il merito è anche della collaborazione dei telespettatori di “Chi l’ha visto?“, che avevano notato Charles Francis Kaufmann — questo il vero nome di Rexal Ford. Lo avevano visto comportarsi in maniera strana, con la figlia in braccio, da ubriaco. La trasmissione di Rai 3 riaccende i riflettori sul caso per illustrare le ultime novità.



Nelle ultime ore, ad esempio, è emerso che il 5 giugno raccontava che la mamma della bambina li aveva abbandonati. In realtà, è il presunto assassino della bambina di sei mesi trovata morta a 200 metri dal corpo della madre. Inoltre, è emerso che l’uomo, arrestato sull’isola greca di Skiathos, ha precedenti penali: era stato arrestato cinque volte per violenza domestica e aggressioni; è stato in carcere per quattro mesi per un’aggressione.



Particolari che sono emersi dall’ordinanza di custodia cautelare e sono stati forniti dagli investigatori dell’FBI. Dal documento si evince che Kaufmann avrebbe depistato le indagini. Discorso simile per la bambina, trovata nuda, nascosta nella vegetazione di Villa Pamphili.

GIALLO VILLA PAMPHILI, L’ORDINANZA DEL GIP

Il GIP lo descrive come una persona con «elevata capacità criminale» e determinazione ostinata nel portare avanti un atto criminale. Oltre ad aver assistito alla morte della compagna senza fare nulla, avrebbe nascosto il corpo della donna ed eliminato i vestiti, rendendo più difficile sia trovare il cadavere sia identificarlo: un comportamento deliberatamente finalizzato a ostacolare le indagini.



KAUFMANN HA UCCISO ANCHE LA COMPAGNA?

Attualmente, Francis Kaufmann è accusato dell’omicidio della neonata, che sarebbe sua figlia, ma il giudice non esclude che anche la donna possa essere stata uccisa. A tal riguardo, si attendono indicazioni dall’autopsia. Nell’ordinanza, inoltre, si sottolinea l’efferatezza del gesto, a proposito dello strangolamento della bambina.

Inoltre, per il giudice c’è il rischio di recidiva, in quanto l’uomo ha mostrato violenza incontrollata verso soggetti indifesi, come la neonata. Quello che emerge è un quadro molto grave, perché Kaufmann è ritenuto capace di atti estremamente violenti: avrebbe tentato di ostacolare le indagini e dimostrato disprezzo per la vita e per la giustizia.

Nel frattempo, il legale del 46enne californiano si è opposto all’estradizione in Italia. Stando a quanto riportato da Repubblica, avrebbe contattato l’ambasciata americana chiedendo di tornare in patria, ma difficilmente sarà accontentato: entro 60 giorni terminerà il procedimento per l’estradizione e rientrerà in Italia.