Il covid sta avendo delle serie ripercussioni sui ciclisti professionisti, o almeno questo è quello che pensa Vincenzo Nibali, campionissimo italiano delle due ruote, che ha avuto l’infezione durante il mese di febbraio: “In questa stagione – ha raccontato lo “squalo” parlando con i microfoni del Corriere dello Sport – ho disputato soltanto 12 giorni di gara, metà del solito. A febbraio ho contratto il Covid, curato a casa senza problemi apparenti. A contagio concluso, dopo essere risalito in bici, il tracollo: una notte sono stato così male che ho detto a mia moglie di chiamare l’ambulanza. Deliravo“.
“I problemi alle vie respiratorie sono durati giorni e giorni – ha proseguito Nibali – Mi sentivo uno straccio”. Poi ha aggiunto: “Credo che molti di noi abbiano sottovalutato l’infezione cercando di recuperare troppo in fretta, non a caso tanti colleghi sono fuori uso. Per questo, conclusa la Coppi & Bartali sono venuto in altura (a Tenerife, ndr) invece di gareggiare: volevo riprendermi completamente. Ci sono riuscito? Sì, ma sono in ritardo rispetto ai programmi. Correrò le quattro tappe siciliane, poi Freccia Vallone e Liegi, e poi volerò a Budapest per la partenza del Giro d’Italia. Negli anni ho imparato a fare buon viso a cattivo gioco: devi cavartela con quello che hai”. In ogni caso lo Squalo non ha ancora programmato la sua ultima corsa: “Non riesco a pianificare il mio ritiro, come fanno altri atleti, a dire il giorno X dopo la corsa Y sarò un ex corridore. Penso a un finale che arrivi all’improvviso per ispirazione, ma non ho ancora capito da cosa dovrebbe essere ispirato”.
VINCENZO NIBALI ‘SEGNATO’ DAL COVID, E ANCHE PETER SAGAN NON E’ IN FORMA: “MI SENTO SEMPRE STANCO”
Come anticipato da Nibali, sono molti i ciclisti che negli ultimi mesi sono apparsi tutt’altro che in forma, tra cui il fenomenale Peter Sagan, 32enne slovacco re della due ruote, che recentemente ha lamentato di sentirsi sempre stanco e fiacco. “Non sto bene, mi sento sempre stanco e adesso bisogna capire il perché”, le parole dello slovacco che mercoledì scorso si è ritirato nel corso della seconda tappa del Circuito de la Sarthe dopo aver saltato il Giro delle Fiandre e prossimo a saltare, come sottolinea il quotidiano di via Solferino, anche la Parigi Roubaix in programma domenica prossima.
Emilio Magni, responsabile sanitario del Team Vincenzo Nibali, kazako Astana, ha commentato la vicenda ai microfoni de Il Giornale: “Ci stiamo misurando quotidianamente con conseguenze inattese. Siamo di fronte a realtà cliniche che sono un vero e proprio ostacolo. Però mi lasci dire che al momento se ne sa ancora troppo poco per dare delle risposte. Stiamo raccogliendo dati. Quello che ci preoccupa è che i ragazzi si ammalano facilmente e, soprattutto, faticano a recuperare”.