Vittoria Puccini sarà a breve la protagonista della fiction di casa Rai, La Fuggitiva: un action-thriller in cui l'attrice interpreterà una moglie accusata di aver ucciso il marito
VITTORIA PUCCINI: “QUANDO INIZIA LA CARRIERA MIO PADRE…”
Sembrano passati anni luce da quando la bella e brava Vittoria Puccini raggiungeva la notorietà grazie ad Elisa di Rivombrosa: «Sono passati vent’anni! – ricorda – e assurdo accennare ancora a quel personaggio. Sono orgogliosa di averlo fatto, ma mi pare pleonastico, oggi, affermare che mi impegno in altri ruoli per allontanarmene. Il lavoro di un attore è cimentarsi in nuove avventure. Quando mi propongono un nuovo personaggio, non penso a diversificarmi dal passato, devo identificarmi con esso. Ho agito così sin dagli esordi della mia carriera». Una carriera iniziata con un monito del padre, dopo aver lasciato la facoltà di giurisprudenza a seguito della chiamata di Sergio Rubini per il film “Tutto l’amore che c’è”: «Papà fu categorico, dicendomi: “Mi fido di te ma, se entro due anni, non succede niente, ricominci a studiare”. Invece, arrivò Elisa». I suoi genitori le sono sempre stati a fianco in questa magica avventura, e Vittoria Puccini farebbe lo stesso per la figlia: «Certo. Se mi dimostrasse di voler inseguire una sua passione, le sarei a fianco. I sogni vanno sostenuti. Sono un’ottimista». Tanti i personaggi interpretati in carriera, ma il più difficile è stato uno solo: «Oriana Fallaci, un’esperienza di lavoro incredibile, la più faticosa. Abbiamo lavorato tante settimane in giro per il mondo, in condizioni precarie. Ma soprattutto il dover dar corpo e voce a una donna così complicata: quello che ho imparato da lei, è che ha sempre difeso le sue idee a costo di diventare antipatica, scomoda».