Vladimir Luxuria, il toccante racconto a Domenica In su Pamela Genini: 29enne vittima di femminicidio.
L’ennesimo, brutale, caso di femminicidio; la vita spezzata di Pamela Genini ha sconvolto tutti per dinamica e soprattutto per i racconti che hanno dato l’immagine di una giovane piena di sogni, speranze. L’uomo che avrebbe dovuto amarla, proprio quello che doveva essere un compagno di vita amorevole si è tramutato nella mano che ha posto fine alla sua splendida esistenza. Non basterebbero un numero smisurato di aggettivi per rappresentare il senso di indignazione; lo dimostra anche il talk di oggi a Domenica In dove le riflessioni degli ospiti di Mara Venier hanno posto l’attenzione in particolare su quanto fosse evitabile questo ennesimo caso di femminicidio. Colpisce il racconto di Vladimir Luxuria che ha avuto la possibilità di conoscere Pamela Genini diversi anni fa, concorrente in un programma da lei condotto.

Le parole di Vladimir Luxuria, con voce rotta, offrono un ritratto di Pamela Genini: una ragazza genuina, solare, amante degli animali e con grandi ambizioni per il suo futuro. “Anche i sassi si giravano a guardarla”, ha raccontato a Domenica In per dare testimonianza della sua purezza e bellezza umana. “La sera mi costringeva ad andare per le strade a salvare i ricci, mi diceva: ‘Senti che odore di bosco’.
Femminicidio Pamela Genini, Vladimir Luxuria a Domenica In: “Ecco perchè provo rabbia…”
Le parole di Vladimir Luxuria sulla povera Pamela Genini spezzano il cuore ma soprattutto lanciano un monito doveroso, necessario. Un ennesimo caso di femminicidio che, come raccontato a Domenica In, poteva essere evitato. Non solo la denuncia – che c’era, seppur non formalmente – ma anche il supporto di chi sapeva è evidentemente mancato: “Lei non è andata alla polizia ma lo aveva detto agli amici, aveva mandato foto”.
Cresce la frustrazione e la rabbia come si evince dalle parole di Vladimir Luxuria proprio in virtù di tali consapevolezze. La morte di Pamela Genini poteva essere evitata, scongiurata, proprio grazie al possibile intervento di chi sapeva e di chi dall’esterno poteva percepire in tempo un terribile campanello d’allarme. “Questo episodio di femminicidio non riesco a togliermelo dalla mente… Provo rabbia, si poteva evitare. Ci dobbiamo porre una domanda: perchè, a parte lei, chi sapeva non ha denunciato?”
