Cardinale Zuppi sulle guerre in corso: “Papa Leone XIV difende la pace, Trump ha riattivato il dialogo. Cristiano rimarranno a Gaza, Chiesa con Pizzaballa”
PAPA LEONE XIV NON È “DIVERSO” DA FRANCESCO E BENEDETTO: “LA COMUNIONE COME VALORE”
È la prima, lunghissima, intervista pubblica dopo il Conclave che lo aveva visto per qualche giorno come uno dei possibili “papabili” dentro la Cappella Sistina: il cardinale Matteo Maria Zuppi, attuale Presidente della CEI, traccia una sorta di “bilancio” di questi primi mesi di Pontificato di Papa Leone XIV, non lesinando commenti su eventuali punti di differenza con i suoi predecessori Francesco e Benedetto XIV, così come non si tira indietro sul giudicare quanto di difficile e complesso sta avvenendo in questo tempo di “terza guerra mondiale a pezzi”.
Tutto nell’intervista ad Aldo Cazzullo sul “Corriere della Sera”, appena pochi giorni dopo la presenza al Meeting di Rimini dove l’arcivescovo di Bologna è tornato come gradito ospite: «in Conclave ha contato la continuità con Papa Francesco», in uno spirito di profonda comunione che pur è riuscito ad andare oltre le oggettive diverse sensibilità presenti tra i vari cardinali. Secondo il Presidente Zuppi lo stile di Papa Leone XIV è un insieme di missione e governo, comprendendo tutte le anime presenti nella Chiesa e superando le ostili suddivisioni tra “progressisti” e “conservatori”.
Zuppi smentisce la tesi secondo cui Prevost non si occuperebbe dei poveri e degli ultimi, per il semplice fatto di aver incontrato in questi primi mesi di Pontificato anche diverse delegazioni politiche e diplomatiche in Italia e nel mondo: «anche Leone difenderà l’accoglienza, gli stranieri, per il semplice fatto è che nel Vangelo, Troverà modi diversi per fare la stessa cosa, per vivere la stessa preoccupazione».
In risposta a chi sostiene che né Francesco né ora il nuovo stile di Leone XIV cambierà realmente la Chiesa, il cardinale Presidente CEI replica osservando che ognuno porta qualcosa di unico e originale al Sacro Corpo di Cristo, «Chi passa il tempo a fare confronti non si interroga su quello che ogni Papa porta». Da Benedetto XVI a Francesco, da San Giovanni Paolo II ai grandi Paolo VI e Giovanni XXIII, anche Papa Leone XIV nel suo modo riuscirà a cambiare un pezzo di storia della Chiesa Cattolica, in quanto tutti concorrono alla comunione in Gesù come valore universale.
IL CARDINALE ZUPPI SULLE GUERRE E I RAPPORTI CON LA POLITICA ITALIANA: “BENE L’INCONTRO CON SALVINI, PARLA CON TUTTI”
In tal senso, non fa affatto specie che Papa Leone XIV incontri il vicepremier Matteo Salvini: sebbene odiato dal mondo di sinistra e da una parte del cattolicesimo “progressista”, il cattolico Ministro è stato accolto con tutti gli onori in Vaticano, così come prima di lui anche Antonio Tajani e la Presidente Giorgia Meloni. Nessuno scandalo, neanche pensando che Papa Francesco non aveva mai voluto incontrare in udienza privata il leader della Lega: «bene l’incontro, e non va contrapposto con Bergoglio che andava a Lampedusa».
Secondo il cardinale Zuppi, serve parlare sia «con il fratello minore che col fratello maggiore», facendo riferimento alla parabola del Figliol Prodigo: «il Papa parla con tutti e spiega perché ama tutti». Il rapporto tra il Presidente dei vescovi italiani e il Governo Meloni resta comunque buono, come confermato dall’arcivescovo al “Corriere” nonostante le distanze anche nette evidenziate dagli organi CEI sulla legge elettorale o sull’Autonomia differenziata: «guai alla Chiesa che si fa dividere. Io cerco di vivere la comunione che vuol dire amicizia e relazione con tutti, con Cl e con i tradizionalisti», in quanto sono tutti fratelli.
Da incaricato speciale di mantenere i contatti diplomatici orientati alla pace in Ucraina, il Card. Zuppi riflette il ruolo decisivo dei vari attori internazionali, come la Cina, per provare a fermare davvero la guerra ad est dell’Europa: in tal senso, secondo l’arcivescovo romano “prestato” a Bologna, l’effetto di Trump è stato positivo perché ha riaperto il dialogo ma ora serve «meno dichiarazioni ad effetto e più diplomazia».
Notizia importante invece Zuppi, indirettamente, la dà sul fronte della guerra in Medio Oriente sottolineando che il Santo Padre è nettamente a favore della pace e per una permanenza della realtà cristiana anche all’interno della Striscia di Gaza: dopo aver più volte richiesto il cessate il fuoco (instancabilmente, in ogni discorso pubblico che fa), Papa Leone XIV è a fianco della comunità presente a Gaza. Se infatti il cardinale Pizzaballa dice nel suo documento ufficiale che i cristiani rimarranno nella Striscia, «ma lei pensa che potrebbe farlo, se il Papa non fosse d’accordo?».