Abusi in Vaticano/ Preseminario San Pio X: ex vicario giudiziale sospende insegnamento (Quarto Grado)

- Emanuela Longo

Abusi tra le mura del Vaticano, il caso a Quarto Grado: nuove rivelazioni su quanto sarebbe accaduto all'interno del Preseminario San Pio X, già negli anni '70.

vaticano_pixabay Immagine da Internet

Il caso dei presunti abusi in Vaticano venuto alla ribalta attraverso l’inchiesta condotta da Le Iene e oggi affrontato nuovamente a Quarto Grado, come riporta Leggo avrebbe fatto il giro del mondo. Il Vaticano avrebbe avviato nuove indagini sui fatti che sarebbero avvenuti nel collegio situato a palazzo San Carlo dove alloggiano i chierichetti del Papa. Intanto, dopo l’ultimo servizio del programma di Italia 1, l’ex vicario giudiziale don Andrea Stabellini coinvolto proprio per il ruolo che ricopre nello scandalo sui presunti abusi al Preseminario San Pio X, avrebbe deciso di sospendere l’insegnamento in seminario a Como, Roma e Lugano. Lo riporta Tio.ch. Secondo la diocesi si tratterebbe di una decisione personale del sacerdote che avrebbe scelto una pausa dopo le tensioni emerse dalla vicenda. Stabellini ha criticato l’ex vescovo di Como, monsignor Coletti, per aver ricevuto da lui la richiesta a non dare luogo a procedere in riferimento agli accertamenti sulle presunte molestie e sui presunti abusi e che lui, in qualità di vicario giudiziale, voleva invece approfondire. Un segnale certamente forte di come lo scandalo in atto abbia di fatto risvegliato le coscienze in Vaticano, che ha di recente comunicato la riapertura del caso e la disposizione di nuovi accertamenti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

IL RACCONTO CHOC DELL’EX CHIERICHETTO SULLE ATTENZIONI DI UN PRETE

Il Preseminario San Pio X in Vaticano è al centro delle polemiche da diverse settimane per via di alcune testimonianze choc relative a ciò che avveniva al suo interno quando il sole calava e lontano da occhi indiscreti. L’ultima storia emersa nel corso della trasmissione Le Iene è stata quella di Carlo, ex allievo all’epoca dei fatti minorenne e che sarebbe stato abusato da un prete 40enne mentre era all’interno del collegio. Tra i circa 40 allievi del San Pio X, Carlo ed un altro chierichetto finirono nel mirino del prete adulto che oggi, rintracciato dall’inviato della trasmissione di Italia 1 ha negato ogni accusa, pur ammettendo di ricordare Carlo come allievo dell’istituto di formazione religiosa. Secondo il racconto di Carlo, i loro rapporti andarono avanti per ben tre anni, fino a quando, giunto in terza media, il giovane decise di ribellarsi. “Ricordo la porta che si apriva nel buio e lui che mi svegliava…”, ricorda Carlo, che ammette di essere spesso entrato nella stanza del prete, “dove fumava dei sigari, le bottiglie di whiskey, la musica e il televisore…”. Ed a proposito del televisore, ricorda: “Un giorno mi portò a vedere delle cassette, ma non erano film di cowboy, erano film porn…”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

LO SCANDALO NELLA PUNTATA DI QUARTO GRADO

I presunti abusi in Vaticano raccontati da giovani allievi del Preseminario San Pio X hanno fatto esplodere uno scandalo scottante che torna al centro della trasmissione Quarto Grado. Si tratta di un tema molto delicato partito con la denuncia di due giovani i quali hanno frequentato la stessa scuola che forma i futuri chierichetti del Papa. Cosa avveniva realmente nelle stanze del Preseminario San Pio X in Vaticano? A raccontarlo nelle passate settimane è stato Kamil, giovane polacco il quale a Gianluigi Nuzzi e alla trasmissione Le Iene Show ha rivelato di essere stato il testimone di quanto accadeva nella sua stanza, all’interno del collegio dei chierichetti del Papa, nel Palazzo San Carlo. Il ragazzo avrebbe assistito a veri e propri abusi subiti da un suo compagno di stanza da parte di un altro minorenne il quale all’epoca ricopriva “una posizione di potere all’interno del seminario e anche della Basilica di San Pietro”. Kamil aveva appena 13 anni quando iniziò a frequentare il collegio, divenendo suo malgrado testimone oculare di decine di approcci sessuali da parte di un Seminarista nei confronti di un altro allievo. Negli anni passati, come riporta Quotidiano.net, Kamil aveva denunciato i fatti all’allora padre spirituale del San Pio X che però sarebbe sparito all’improvviso, confinato nella parrocchia di un santuario di montagna, come mai? A 18 anni, invece, il ragazzo è stato allontanato dal collegio mentre il Seminarista (come veniva chiamato), è stato ordinato sacerdote nella diocesi di Como. Kamil a quel punto aveva scritto anche al vescovo della città lombarda denunciando i fatti di cui fu testimone ma nulla sarebbe stato fatto per punire quei presunti abusi. Nel mirino del Vaticano, ora ci sarebbe la Diocesi di Como che avrebbe mantenuto il riserbo sulla faccenda senza quindi informarne adeguatamente le autorità vaticane nonostante la gravità dei fatti.

EPISODI GIÀ NEGLI ANNI ‘70

In questo clima scottante, spuntano giorno dopo giorno nuove testimonianze choc da parte di ex chierichetti del Preseminario San Pio X in Vaticano. L’ultimo in termini cronologici arriva da un uomo, oggi 50enne, Carlo, il quale negli anni ’70 frequentò il collegio nel quale avviene la formazione dei chierichetti del Pontefice. All’epoca dei fatti, l’uomo aveva 11 anni e solo oggi ha voluto rompere il silenzio raccontando alla trasmissione Le Iene Show ed in esclusiva quello che avvenne quando era appena un bambino. All’epoca dei fatti serviva messa a Paolo VI insieme ad altri chierichetti della sua età. Al programma di Italia 1, il racconto doloroso delle violenze subite: “La prima volta che mi ha messo le mani addosso ero in macchina con lui. Mi abbracciò, mi portò a sé e io rimasi un attimo bloccato, ma non perché temessi qualcosa. Poi quando l’abbraccio è terminato mi ha messo le mani sulle parti intime”. L’uomo, nonostante siano passati 40 anni, vive ancora con estremo dolore e grande angoscia i ricordi di quanto accaduto durante la sua esperienza in luogo solo apparentemente protetto da paure e abusi. “Non so dirti quante volte ha abusato di me”, aveva aggiunto. Ripercorrendo le tappe di quelle violenze inaudite, aveva raccontato: “La cosa è che si crea un rapporto tra il pedofilo e la vittima e quando iniziarono i veri abusi chiudi gli occhi e pensi che sia normale”.





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