SAN CIRILLO/ Santo del giorno, il 18 marzo si celebra il santo legato alla città di Gerusalemme

- La Redazione

San Cirillo, nasce nel 314 a Gerusalemme, dichiarato dottore della chiesa nel 1882 da Papa Leone XIII. Dei primi anni della sua vita si sa ben poco, la sua storia

croce_gesu_r439 Immagine presa dal web

San Cirillo nacque nel 314 a Gerusalemme, ma poco si sa dei primi anni di vita e della sua adolescenza. E’ chiaro che fosse un appassionato studente di scienza e letteratura, ma sopratutto era attratto dalle Sacre Scritture. Questi studi religiosi portarono presto san Cirillo a diventare sacerdote, esercitando la sua missione spirituale con grande dedizione: nelle “Catechesi” da lui composte, enunciava la parola di Dio in maniera semplice, affinché tutti potessero comprenderla e farla propria, e nello stesso tempo difendeva il proprio dogma dai feroci attacchi degli ariani. Alla morte del vescovo Massimo, san Cirillo divenne presumibilmente nel 347 il nuovo santo vescovo: da questo momento subì dure persecuzioni da parte degli ariani, tanto da subire l’esilio a Tarso, in Cilicia, per circa nove anni, fino all’intervento del patriarca Acacio.

Ma ancora una volta per san Cirillo non vi fu pace, perché il nuovo imperatore, Costanzo II, era un fervente sostenitore dell’arianesimo e lo esiliò ancora. E dopo la grazia da parte di Giuliano, ancora fu esiliato per volontà dell’imperatore Valente. Solo dopo dieci anni, nel 378, con la morte dello stesso Valente per mano dei goti e grazie all’imperatore Teodosio il Grande, fu finalmente libero di operare in Dio e di partecipare all’importante Concilio di Costantinopoli e al concilio dell’anno 382 durante il quale fu ribadita per Cirillo la carica di vescovo della sua amata città, Gerusalemme. La morte per san Cirillo sopraggiunse nel 386. Oltre alle “Catechesi“, documento eccezionale dove vengono esposti i segreti del Cristianesimo, gli unici documenti riportabili a san Cirillo sono un omelia, riguardante la guarigione presso la piscina di Betsaida, e una lettera indirizzata allo stesso imperatore Costanzo II che ne decretò il secondo esilio: in questa lettera san Cirillo ricorda anche la straordinaria apparizione di una croce tra l’orto degli ulivi e il Golgota, dalla luce più splendente e accecante di quella del sole. 

La figura di san Cirillo, dichiarato dottore della chiesa nel 1882 da Papa Leone XIII, è indissolubilmente legata alla città di Gerusalemme, la Città Santa intrisa della storia più antica, quella legata alla figura del Cristo, la città dove tutto fu compiuto. Tra i simboli di Gerusalemme c’è il Muro del Pianto o “kotel” un sito sacro per gli ebrei e costruito da Erode, dove tutti possono avvicinarsi e inserire tra le antiche fessure preghiere scritte su biglietti. Uno dei luoghi più suggestivi, non solo per gli ebrei, ma per l’intera umanità è il “Museo dell’Olocausto” in memoria dei milioni di ebrei vittime della furia nazista durante la Seconda Guerra Mondiale; una parte di esso è dedicato anche a coloro che si sono operati in vita per salvare gli ebrei. Il posto in assoluto più sacro per l’intera cristianità è invece la “Basilica del Santo Sepolcro”, costruita sul sito dove la tradizione indica sia avvenuta la crocifissione e la sepoltura del Cristo: molto particolare questo edificio frequentato da almeno sei gruppi differenti di cristiani, spesso non sempre in pace fra loro. Immancabile per ogni cristiano un passaggio sulla strada consumata nei secoli, la cosiddetta “Via Crucis”, percorsa da Gesù Cristo mentre portava la croce. Anche gli islamici hanno qui i loro luoghi sacri, cioè la “Spianata delle Moschee” dove si trova la dorata splendida “Cupola della Roccia”, e la “Moschea Al-Aqsa”. La vista più bella sulla Gerusalemme antica e sul “Monte del Tempio”, dove un tempo sorgeva il tempio di Salomone, è quella che si ha dal Monte degli Ulivi, un luogo mistico per ogni cristiano ricco di significato. 

Il 18 marzo sono celebrati anche Nostra Signora della Misericordia, i san Salvador da Horta, san Frediano di Lucca, sant’Alessandro di Gerusalemme, san Braulio, san Leopardo di Tour, sant’Anselmo II di Lucca, sant’Edoardo II il martire, la beata Marta Le Bouteiller , la beata Celestina Donati e i beati Ruggero Wrenno e Giovanni Thules.





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