Meningite, bimbo morto a 8 mesi/ Firenze, il piccolo era stato vaccinato

- Paolo Vites

Bambino di otto mesi morto di meningite 48 ore dopo il ricovero all'ospedale Meyer di Firenze. Era vaccinato, disposta autopsia per capire come il batterio lo abbia ucciso

paralizzato pollo poco cotto richard jackson Immagine di repertorio (Pixabay)

Il bimbo morto all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze a soli 8 mesi, per una meningite da pneumococco, ha causato grandi preoccupazioni, anche perché non c’erano stati campanelli d’allarme che potevano lasciar presagire un epilogo così pesante. Da quanto è stato comunicato dopo i primi accertamenti, il bambino era in perfettamente in regola con il calendario vaccinale rispetto alla sua età, che prevede la somministrazione di un vaccino contro lo pneumococco a tre mesi e sei mesi di età, con un successivo richiamo poi una volta compiuti i 15 mesi. Come è risaputo però l’immunizzazione del vaccino non copre tutti i ceppi di pneumococco, sarà fondamentale dunque capire, se sarà possibile, quale agente abbia scatenato l’infezione dopo essere venuto a contatto con il piccolo. (agg. di Fabio Belli)

IN ATTESA DELL’AUTOPSIA

Ha colpito tutta l’opinione pubblica la morte per meningite di un bambino di solo 8 mesi, deceduto all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze dopo una lotta di 48 ore caratterizzata da febbre alta e difficoltà respiratorie. Come riportato da Il Tirreno, le analisi hanno chiarito che il germe che ha provocato la meningite è stato lo pneumococco, e non come inizialmente si era temuto il meningococco di tipo C, che negli ultimi anni tante vittime ha fatto in Toscana. Nelle prossime ore si cercherà di capire cos’abbia portato alla morte del piccolo, che anche se parzialmente (vista l’età) era comunque vaccinato. Gli esami verranno eseguiti non mediante autopsia bensì attraverso analisi immunologiche sulla salma. Secondo quanto ha avuto modo di accertare il Meyer finora, per il bambino è risultata fatale una sepsi fulminante, ovvero un’infezione inarrestabile causata dallo pneumococco. (agg. di Dario D’Angelo)

IL BAMBINO ERA SANO

Non aveva alcun tipo di patologia particolare, il bambino di soli otto mesi morto a Firenze dopo essere stato ricoverato e risultato affetto da batterio pneumococco, che provoca negli adulti una mortalità nel 10% dei casi. Non si tratta del meningococco che invece si diffonde per contagio e causa quasi sempre morte sicura. Obbligatoria dunque l’autopsia per capire quali le reali ragioni della morte, anche perché il piccolo era regolarmente vaccinato. L’autopsia, si spera, potrà permettere perché un batterio che è comune e può causare semplici otiti e polmonite, abbia invece ucciso. Probabilmente anche la tenera età deve aver contribuito.

BATTERIO PNEUMOCOCCO

E’ un caso purtroppo unico, morto a soli otto mesi colpito da meningite fulminante. Il caso è accaduto a Firenze. Sabato scorso i genitori portano il piccino in ospedale, ha la febbre alta, mostra segni di rigidità fisica, fa fatica a respirare, sviene continuamente. La diagnosi è presto fatta: meningite causata da batterio pneumococco. Un batterio ben diverso dal meningococco che causa la morte, come si è verificato diverse volte nell’ultimo anno proprio in Toscana, tanto che si era arrivati a parlare di epidemia in quella regione. Lo pneumococco è invece un batterio molto diffuso un agente molto comune di malattia batterica invasiva. Per dire, è anche la causa di una semplice otite e non è contagioso, non c’è neanche bisogno di ordinare la profilassi antibiotica per le persone che sono state in contatto con il paziente come invece si fa sempre con chi è stato colpito da meningococco.

COSA È SUCCESSO

E allora che è successo? Il bambino era anche in regola con il calendario dei vaccini per la sua età: quello contro il pneumococco si fa a tre mesi con un richiamo poi a 15 mesi. Purtroppo, non tutti i ceppi del batterio vengono sconfitti dai vaccini ed è quello che successo a questo bambino che si è imbattutto in quello peggiore, quello mortale. Per 48 ore è stato in terapia intensiva, lottando con le sue piccole forze contro il terribile male di cui era vittima, ma alla fine si è arreso ed è morto. Adesso si terrà una autopsia per capire come il batterio sia stato per lui l’assassino crudele che l’ha tolto all’amore dei genitori. 





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