Alice Signorini morta a 26 anni: crepacuore? No, anoressia/ Gramellini: “Non ci sono colpevoli”

- Paolo Vites

Alice Signorini morta a 26 anni: crepacuore? No, anoressia. Ultime notizie, la zia: “Lunedì mi ha detto che stava benissimo ma in realtà era troppo magra". La verità sulla giovane

ospedale_civile_brescia_ambulanza_incidente_lapresse_2018 Spedali Civili di Brescia (Foto LaPresse)

La storia di Alice Signorini sta commuovendo la rete, una ragazza fragile che non è riuscita a sopravvivere a un dolore troppo forte come la morte di entrambi i genitori. Massimo Gramellini, sul Corriere della Sera, ha analizzato così la vicenda: “Per molte ore, ieri, una delle notizie più lette in Rete raccontava di una ragazza morta di crepacuore dopo avere perso negli ultimi due anni entrambi i genitori. Tutto congiurava a rendere la storia eccezionale: la concatenazione dei lutti, il decesso nella casa in cui la giovane donna si era appena trasferita per sfuggire alle ombre del passato, le parole «mamma» e «papà» tatuate sul suo corpo. Era la manifestazione plastica della grande paura di ogni genitore: che ne sarebbe dei miei ragazzi il giorno in cui rimanessero soli al mondo? Ma la realtà è sempre meno netta della sua rappresentazione (per questo abbiamo inventato i romanzi). La polvere della notizia si è depositata pian piano, restituendoci la vicenda – meno eccezionale – di una morte per anoressia, il male di cui la giovane aveva cominciato a soffrire ben prima di diventare orfana”.

Prosegue il noto giornalista sulle pagine del Corriere della Sera, con il pezzo che si intitola “Cuore e crepacuore”: “Alice, così si chiamava, ha cercato di resistervi, persino quando la vita le ha fatto lo sgarbo di lasciarla sola. Davanti a ogni tragedia l’animo umano ha bisogno di trovare un colpevole. Qui però non ce ne sono. Alice aveva amici e parenti che le volevano bene, medici che la curavano, un lavoro che la gratificava e un carattere aperto che le aveva permesso di reagire al dolore. Il suo cuore non si è spento per la perdita dei genitori, ma per la fragilità della sua condizione. Un destino che forse la rende meno appetibile sul mercato delle notizie, ma che ce la fa sentire ancora più vicina”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

DISPOSTA L’AUTOPSIA

Toccherà all’autopsia fare chiarezza circa le cause che hanno portato alla morte della 26enne Alice Signorini. La ragazza di Legnago, in provincia di Verona, è stata trovata senza vita nel suo appartamento mercoledì mattina. Si è parlato di un decesso per “crepacuore”, con la ragazza che non avrebbe retto la morte dei due genitori fra il 2015 e il 2017, ma in realtà, a portare via la giovane donna, dovrebbe essere stata l’anoressia. L’esame autoptico darà le risposte ricercate e Alice sarà quindi sepolta, per i funerali che molto probabilmente si svolgeranno la prossima settimana, precisamente a Bergantino, piccola comunità di 2.500 abitanti che in queste ore è in lutto, stretta attorno ai pochi famigliari rimasti della stessa vittima. Forse la causa del decesso è un infarto, con il cuore che ha smesso di battere, troppo debole per colpa di un fisico ormai compromesso nonostante la giovane età. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

IL RICORDO DELLA ZIA

Non è morta di crepacuore la povera Alice Signorini, 26enne ragazza di Legnano, trovata senza vita pochi giorni fa. La verità, comunque tragica, è che la giovane donna è deceduta a seguito di una grave forma di anoressia, di cui la stessa soffriva da diversi anni. Una conseguenza molto probabile della scomparsa dei due genitori nel giro di un paio di anni. A confermarlo di fatto è la zia Donatella, persona molto vicina alla povera Alice, che intervistata nelle scorse ore dal Corriere della Sera ha ammesso: «E’ stata l’anoressia, un collasso dovuto alla mancanza di forze. Ne soffriva da sei anni e non ne usciva. Io lo so bene perché ci sentivamo tutti i giorni, a orari fissi, il buongiorno, la buonanotte e almeno venti messaggi. Che avesse un dolore grande per la morte dei genitori, è indiscutibile, ma non era depressa, glielo assicuro. Nonostante tutto, amava la vita, sorrideva e sognava». La zia Donatella svela che Alice era stata ricoverata due volte per curarsi dall’anoressia, e in entrambi casi è stata dimessa per sua volontà. Le ultime ore della sua vita la 26enne legnanese le ha passate così: «Lunedì scorso mi ha scritto: io sto veramente bene – prosegue e conclude la zia – poi l’ho vista: era magrissima… Mercoledì mattina non ha risposto per dieci minuti al messaggio delle sette, ho subito dato l’allarme». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

I TATUAGGI IN RICORDO DEL PADRE E DELLA MADRE

Non sono ancora note le cause della tragica fine di Alice Signorini, la ragazza di ventisei anni che è stata trovata senza vita all’interno della sua abitazione in provincia di Verona. La giovane, che lavorava in banca, negli ultimi due anni ha dovuto affrontare dei lutti molto pesanti: prima la scomparsa del padre nel 2015, poi il decesso della madre per una brutta malattia alla fine del 2017. Due morti che hanno segnato la ragazza, legata ai suoi genitori e che tutto ad un tratto si è trovata “sola” al mondo, indifesa e senza punti di riferimento. Un legame, quello con la madre e con il padre, che Alice si è voluta tatuare sullla pelle: sul suo corpo infatti erano presenti le scritte “Mamma” e “Papà” con un cuoricino posto sulle lettere iniziali. E ora la tragica scomparsa di una ragazza con tutta la vita davanti… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

CORDOGLIO SUI SOCIAL NETWORK

Vi abbiamo raccontato la triste storia di Alice Signorini, ventiseienne trovata senza vita nella sua casa di Legnano. Una storia tragica, con la ragazza che nel giro di due anni aveva perso entrambi i genitori per brutte malattie e che non ha retto ai dolorosi lutti. Nelle ultime ore si è discusso sulle cause del decesso, con le ipotesi crepacuore e anoressia che non sono state ancora chiarite, ma nel frattempo sui social network sono centinaia i messaggi di cordoglio. Qui di seguito ve ne proponiamo alcuni: “Certe volte il destino e’ proprio crudele. R. I. P povera cara. Ora potrai riabbracciare i tuoi cari”, “Dio che tristezza… vedere andare via… una splendida giovane… o signore misericordioso tranquillizza la sua anima tormentata..”, “Riposa in pace Eri proprio una bellissima ragazza Il cielo vi ha unito ora sei con i tuoi genitori perché si vede che li amavi molto Ciao ALICE”, “Dopo aver provato l’inferno su questa terra, sicuramente adesso starà in una dimensione migliore con i suoi amati genitori. R.i.p. cara ragazza”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

“DICEVA CHE NON CE L’AVREBBE FATTA”

Un dolore troppo grande da sopportare, quello provato dalla giovane Alice Signorini, rimasta orfana di madre e padre, entrambi portati via da un brutto male. Ed anche lei, a 26 anni, era una lottatrice impavida. La sua battaglia contro l’anoressia, però, l’ha persa nelle passate ore, quando il suo cuore ha deciso di smettere di battere. C’è chi parla di una morte per crepacuore, chi di un decesso per anoressia. Le cause al momento, come spiega Repubblica.it, sono ignote ma si presume possa essere stato un infarto a stroncarle la vita dal momento che l’anoressia, a sua volta, mette a dura prova le condizioni del cuore compromettendone l’intera struttura. A scoprire il corpo senza vita della giovane è stata zia Donatella, sorella del padre. Oggi la donna piange la scomparsa della nipote 26enne alla quale aveva tentato di stare vicina dopo la perdita di entrambi i genitori. “Era magrissima, io stessa non riuscivo più ad abbracciarla perché mi sentivo male” racconta la donna, rivelando che Alice aveva anche trascorso un periodo in un centro specializzato in disturbi alimentari. “Vederla toglieva il fiato e noi avevamo le mani legate. Eppure lei continuava a rassicurarci, a dirci che ce l’avrebbe fatta, che ne sarebbe uscita”, ha aggiunto. Nonostante la vicinanza dei parenti, però, il dolore per la perdita della mamma e del papà è stato più forte di tutto e tutti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

DA 6 ANNI COMBATTEVA CON LA MALATTIA

Sono emersi nuovi dettagli in merito alla morte di Alice Signorini, la 26enne di Legnano trovata morta. Nelle ultime ore si è parlato di “crepacuore” come possibile causa del suo decesso, visto che in poco tempo aveva perso entrambi i genitori per il cancro. In realtà era malata di anoressia: questa malattia che combatteva da circa sei anni l’avrebbe consumata. Stando a quanto riportato da L’Arena, sarebbero stati gli zii a chiamare i vigili del fuoco, che hanno fatto irruzione nell’appartamento ieri con i carabinieri. La 26enne è stata trovata morta vicino al divano di casa, dove viveva da sola. Gli zii avevano provato a starle accanto: la chiamavano tutti i giorni, chiedendole di mangiare. E l’avevano invitata ad andare a vivere con loro. Ma non potevano nulla, perché Alice era maggiorenne, quindi non potevano imporle alcuna decisione. La 26enne aveva un lavoro in banca, anche se proprio per la malattia era rimasta a casa per un periodo. Poi ha dovuto affrontare diversi lutti, da quello della nonna ai genitori. Perdite che hanno amplificato la forza della malattia da cui sembrava essersi ripresa dopo un periodo di cura a Villa Garda. E invece l’anoressia non se ne era andata. (agg. di Silvana Palazzo)

AVEVA PERSO I GENITORI E SOFFRIVA DI ANORESSIA

Non ha retto al dolore e se ne è andata a 26 anni. Quella di Alice Signorini è una storia drammatica, una tragedia che lascia sgomenti. Aveva perso i suoi genitori, un lutto che non riusciva a sopportare. È morta di crepacuore a distanza di pochi mesi? Alice è stata trovata senza vita nel suo appartamento di Legnano dove si era trasferita da solo un mese. A lanciare l’allarme gli amici: non avevano più sue notizie. «Finalmente potrai riabbracciare i genitori» commentano ora. Il padre era morto dopo una lunga malattia a 55 anni nel novembre 2015. Poi la scomparsa della madre, morta di cancro lo scorso di dicembre. Gli amici non la sentivano da un po’, quindi hanno dato l’allarme. I vigili del fuoco hanno fatto irruzione nell’appartamento trovandola morta. Forse il suo cuore non ha retto a tanto dolore. «Ci hai messo tutta te stessa, goditi la tua pace ora» commenta ora chi la conosceva. Stando a quanto riportato da Verona Sera, da sei anni combatteva con l’anoressia, malattia che si è aggravata con i diversi lutti. Sarà l’autopsia a stabilire la causa della morte. (agg. di Silvana Palazzo)

AVEVA PERSO I GENITORI IN POCHI MESI

I legami familiari sono qualcosa di misterioso, che va al di là di ogni concezione, di ogni preconcetto, di ogni programmazione. In una parola, sono un mistero. Ci sono legami familiari trascendentali: quanti casi di coppie di anziani morti a poche ore di distanza uno dall’altra, per motivi medici diversi, quasi che il legame non si volesse spezzare, ma non per volontà nostra. Certo, sono più i casi di rapporti familiari che finiscono in malora, fratelli e sorelle, padri e figli, madri e figlie che non si rivolgono più la parola per il resto della vita, casi dovuti a problematiche dolorose o anche a sciocchezze come una lite per l’eredità. Allo stesso modo in cui la famiglia mette insieme, divide pure. Non esiste un libretto per le istruzioni, d’altro canto nessuno sceglie di nascere in una determinata famiglia. Accade. Il caso di Alice Signorini, 26 anni, trovata morta nel suo letto nella sua abitazione di Legnago dove si era trasferita da poco, appartiene a quei legami che non si spezzano.

ALICE SIGNORINI, MORTA DI CREPACUORE A 26 ANNI

La giovane aveva perso nel giro di due anni entrambi i genitori a causa di lunghe malattie che li aveva colpiti entrambi. In quei due anni in cui li aveva assistiti e accompagnati probabilmente era venuto a cementarsi un legame così forte e totalizzante, magari inconsapevolmente, che alla fine le ha spezzato letteralmente il cuore. Morire di crepacuore succede, ci sono casi analoghi, come l’incredibile morte del fratello del cantante Mango, morto durante la veglia funebre per il fratello, Sintomi identici a quelli dell’infarto, il dolore per la perdita di una persona amata colpisce anche chi ha le coronarie pulite e ben funzionanti. Scientificamente, si dice che si muore di crepacuore quando il sistema nervoso simpatico attraverso una potente scarica di ormoni, le catecolamine, danneggiano il cuore. Succede soprattutto con le persone anziane. Si tratta di una sindrome precisa, la cardiomiopatia da stress, ed è quest’ultimo che uccide. Normalmente tale sindrome va a diminuire un mese dopo il lutto, altre volte invece non passa e colpisce. A Bergantino, dove la giovane aveva vissuto con i genitori e da cui era andata via per cercare di allontanarsi dai cattivi pensieri senza riuscirci, la gente è sconvolta: “Un giovane angelo è salito al cielo. Finalmente Alice potrai riabbracciare i tuoi genitori” commentano i suoi amici.





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