Davide Lacerenza, intercettazioni con Stefania Nobile e Wanna Marchi: "Se va in carcere si ammazza", diceva l'ex. L'ex suocera ne criticava lo stile di vita
LE INTERCETTAZIONI SU DAVIDE LACERENZA
Le attività illecite per le quali Davide Lacerenza è finito nei guai erano note all’ex compagna Stefania Nobile e alla di lei madre Wanna Marchi: è quanto emerge dalle intercettazioni finite nell’inchiesta della procura di Milano. Sono stati raccolte diverse conversazioni nel suo locale, la Gintoneria, dove avrebbe organizzato un giro di prostituzione e spaccio di droga, stando all’accusa.
Pur biasimando il comportamento dell’ex genero, pare che Wanna Marchi fosse a conoscenza di cosa succedeva, così pure sua figlia, ad esempio in base a un’intercettazione del 10 maggio scorso che è stata messa agli atti. Ad esempio, dopo una discussione tra Lacerenza e Nobile, quest’ultima esprimeva le sue preoccupazioni per il destino dell’ex compagno, tanto da dichiarare: “Da un momento all’altro arrivano, io me lo aspetto“.
Inoltre, raccontava della sua esperienza in carcere, che Davide Lacerenza invece non ha sperimentato: “Lui dopo due ore in galera si ammazza eh!“, riporta la stessa intercettazione riportata dal Corriere sulla Nobile, a cui era legato sentimentalmente e che poi è diventata la sua partner in affari.
LE CRITICHE DI STEFANIA NOBILE E WANNA MARCHI
Dalle intercettazioni telefoniche è emerso anche che Stefania Nobile, pur sapendo delle attività illegali che si svolgevano nel locale dell’ex Davide Lacerenza, gli avrebbe dato dei consigli a livello contabile e operativo. Quindi, pur consapevole di poter finire di nuovo nei guai, avrebbe ignorato l’attività illegale per ottenere dei profitti. Discorso diverso per Wanna Marchi che, seppur a conoscenza delle attività illecite di Lacerenza, secondo i magistrati, ne aveva preso le distanze. Lo si evince dal provvedimento del gip.
Infatti, l’ex regina delle televendite lo criticava per il suo stile di vita, visto che l’ex genero avrebbe trascorso parte del suo tempo tra prostitute ed escort offerte in modo spregiudicato ai suoi clienti, anche se al tempo stesso era compiaciuta per incassi ed entrate extra. Ma anche lei pronosticava possibili guai con la giustizia per l’uomo, come poi è accaduto. Ha scritto anche un libro per raccontare la sua storia, ma evidentemente dovrà aggiungerci un nuovo capitolo. Ne parlava con il figlio, prospettando possibili guai con la giustizia per l’uomo.
