Femmincidio Sara Campanella, la criminologa Roberta Bruzzone: "Delitto premeditato dopo il rifiuto della vittima, non sottovalutare attenzioni ossessive"
Femminicidio Sara Campanella, la ragazza accoltellata in strada a Messina dal collega di università Stefano Argentino, la criminologa Roberta Bruzzone, intervenuta su Radio RTL ha tracciato il profilo psicologico dell’omicida, che ha agito trasformando la frustrazione del rifiuto in violenza. Lo definisce infatti un perfetto esempio di ossessione morbosa che sfocia in comportamenti aggressivi che troppo spesso vengono sottovalutati dalle donne perché sono portate a scambiare le attenzioni insistenti, con forme di corteggiamento.
Definisce il caso particolarmente emblematico di una condotta che apparentemente può sembrare innocua anche se maldestra, e che per questo non è stata segnalata come dovuto. Il ragazzo infatti, come confermato dai testimoni che conoscevano Sara Campanella, era particolarmente assillante arrivando ad atteggiamenti di vero e proprio stalking, tuttavia la studentessa non aveva mai denunciato le azioni sospette, probabilmente perché non pensava che lui potesse arrivare a compiere un gesto simile, anche se aveva confidato agli amici di avere paura.
Femminicidio Sara Campanella, Roberta Bruzzone: “Delitto premeditato dopo rifiuto della vittima”
Roberta Bruzzone parlando del femminicidio Sara Campanella ha rinnovato l’appello a tutte le donne, invitandole ad imparare a riconoscere questo tipo di atteggiamenti sospetti, caratteristici degli uomini affetti da disturbo narcisistico di personalità ma che non vengono segnalati in tempo. I casi di cronaca infatti purtroppo confermano che troppo spesso non si interviene a bloccare il comportamento ossessivo e morboso del soggetto che può esplodere dopo aver subito un ennesimo rifiuto.
“Quando la dimensione ossessiva non può essere più proiettata sulla vittima allora sfocia in aggressione“, dice la criminologa, aggiungendo che queste persone solitamente immaginano una vera relazione, manifestando interesse anche quando dall’altra parte non sono corrisposti e quindi scambiano la gentilezza con un invito a perseverare. Sulla dinamica del delitto Bruzzone sostiene che si tratti di un omicidio premeditato, perché questo tipo di personalità tende sempre a progettare l’aggressione nel tempo, soprattutto quando si rende conto che non ci sono le possibilità di portare avanti un rapporto.
