Chi è Nathalie Guetta? Si racconta a cuore aperto in una imperdibile intervista a Belve da Francesca Fagnani: dal successo come attrice alla vita privata
Nathalie Guetta è tra le protagoniste del nuovo ciclo di interviste di Belve, il programma di successo condotto da Francesca Fagnani in prime time su Rai2. L’attrice e circense di origini francesi torna in tv per raccontarsi a cuore aperto in una imperdibile intervista: dal successo come attrice alla vita privata. Reduce dall’esperienza di Pechino Express in coppia con Vito Bucci, l’attrice dalle pagine di Sky ha dichiarato: “Pechino ci manca già, umanamente abbiamo vinto tutto, è stato un sogno e una grande lezione di vita”. Un’avventura in giro per Thailandia e Nepal che ha indubbiamente segnato l’attrice che in passato non ha fatto mistero di aver sofferto anche di depressione. La confessione è arrivata come un fulmine a ciel sereno in occasione di una intervista rilasciata a Caterina Balivo a La volta buona: “avevo appena festeggiato i 60 anni ed ero molto depressa, non l’avevo presa bene”.
Durante la festa per il suo 60esimo compleanno, l’attrice si è alzata dalla tavola con un solo pensiero: che la vita fosse finita a tal punto da comunicare ai suoi commensali: “posso ritirarmi che sono depressa?’”. Un momento molto difficile e complicato della vita dell’attrice che è riuscita a superarlo.
Nathalie Guetta di Don Matteo: “Terence Hill? avevo un rapporto straordinario”
Nathalie Guetta è conosciuta dal grande pubblico per aver prestato il volto alla perpetua Natalina nella serie tv cult Don Matteo in cui ha recitato accanto a Nino Frassica e Terence Hill. L’attrice sul set ha stretto un legame molto forte con Terence Hill al punto da non nascondere di esserci rimasta male quando l’attore ha deciso di lasciare Don Matteo: “con lui avevo un rapporto straordinario: mi ascoltava, mi dava consigli”. Anche con Raoul Bova, entrato nel cast della serie al posto di Terence Hill, l’attrice ha instaurato un bel feeling al punto da dichiarare: “è gentile, solare e generoso”.
Del resto per Nathalie la recitazione è sempre stato qualcosa che andava ben oltre il “semplice lavoro”: “è una terapia: invece di andare dallo psichiatra, faccio l’attrice”.
