Matto Salvini e Maurizio Leo al Festival dell'Economia di Trento sono tornati a parlare della pace fiscale: il testo sarà pronto entro l'estate 2025
Intervenuti entrambi al Festival dell’Economia di Trento organizzato da Il Sole 24 Ore, il vicepremier – e ministro delle Infrastrutture – Matteo Salvini e il viceministro del dicastero economico, meloniano, Maurizio Leo sono tornati a parlare a vario titolo della pace fiscale, che da sempre è tra i più importanti punti nell’agenda elettorale leghista; il tutto – in entrambi i casi – arrivando anche a toccare i vari fascicoli più importanti dei loro dicasteri e il futuro economico italiano, tra la già citata pace fiscale e il taglio dell’Irpef per il cosiddetto “ceto medio”.
Partendo dal principio, è bene ricordare che la pace fiscale proposta dal Carroccio – chiamata tecnicamente rottamazione quinquies – mirerebbe a concedere respiro a tutti i contribuenti che hanno maturato piccoli debiti con il Fisco, concedendo loro di pagare quanto dovuto in 10 comode rate senza alcun interesse applicato: in tal senso, Matteo Salvini, al Festival di Trento, ha chiarito che il punto focale resta “portare soldi nelle tasche dello Stato”, senza in alcun modo premiare “l’evasione fiscale”, concedendo la rottamazione a chi “ha fatto la dichiarazione dei redditi e non è riuscito a pagare tutto”; escludendo – naturalmente – i grandi evasori con debiti milionari.
Matteo Salvini: “Pace fiscale pronta per l’estate 2025, aspettiamo i lavori della commissione”
Per ora la pace fiscale sembra essere soprattutto una proposta, sulla quale – assicura il ministro Salvini – sono state avviate tutte le dovute discussioni e le stime sulla fattibilità, in attesa di finire al centro di una discussione formale in Parlamento e alla Camera: dal canto suo, il segretario del Carroccio – in ogni caso – si dice pronto a partire già “entro l’estate del 2025”, portando a casa uno storico obiettivo che permetterà di rimpolpare le tasche dello Stato, dare respiro ai cittadini e incassare le cartelle fiscali effettivamente riscuotibili.
Sul tema – dicevamo già prima – è intervenuto alla kermesse economica trentina anche il viceministro Maurizio Leo, che alle richieste di tempistiche chiare per la pace fiscale si è limitato a ripetere (esattamente come Salvini) che sono in corso gli approfondimenti da parte dell’apposita commissione tecnica sulle effettive modalità per la riscossione, definendo anche chi sono i contribuenti che potrebbero aderirvi; mentre resta il tema – tanto caro allo stesso Leo – del taglio “dell’aliquota Irpef dal 35% al 33% [per] il ceto medio”, restituendo dignità agli stipendi fortemente erosi dalle sfide globali.
