A Quarto Grado si parla di Liliana Resinovich con le parole di Claudio Sterpin, l'amico speciale della vittima: ecco cosa ha detto
Per parlare del giallo di Liliana Resinovich vi era collegato con Quarto Grado Claudio Sterpin, amico speciale della vittima. L’ex maratoneta esordisce così: “Si stanno allungando le indagini, con ogni probabilità io difficilmente vedrò la fine di questa storia, di questa maledetta invenzione. Prima doveva essere un suicidio adesso deve essere un omicidio, ma non si sa bene perchè solo adesso. Io l’ho detto subito che lei non si sarebbe potuto suicidare, le modalità per un suicidio dove sono? Non esiste proprio”.
E ancora: “E’ bravissimo l’avvocato Bevilacqua (legale di Visintin ndr), sta però cercando aghi in un pagliaio dove di aghi non ce ne sono. Ha ragione invece quando dice che dovevano essere controllate un sacco di persone ma nei primi mesi di quel maledetto 14 dicembre 2021, subito dopo. C’erano un sacco di persone che potevano essere controllate allora, io compreso. Sono sempre stato pronto a dare la mia spiegazione su cosa ho fatto in quei giorni”.
L’amico speciale di Liliana Resinovich prosegue: “La mia vita è finita già da tempo, adesso comincio ad avere 86 anni suonati, fra 10 o 20 sarà un po’ tardi e secondo me non finirà prima, se va avanti così ci vorranno anni per vedere la conclusione e di questo sono convinto. A settembre si esamineranno delle prove, a fine marzo si iniziano dei lavori, quindi vuol dire quasi 9 mesi da oggi, se ne va il quarto anno e mezzo, forse la vedrete voi, vi auguro, la fine di questa storia”.
LILIANA RESINOVICH, STERPIN E IL FARMACISTA
Su Sebastiano che sempre “puntare” su di lui: “Fa bene, io sono prontissimo a tornare indietro di 3 anni e mezzo con la procura. Tutto è partito male e sbagliato secondo me – aggiunge – non hanno misurato la temperatura del corpo quindi non si sa quando può essere morta, poi hanno ravanato nel corpo di Liliana Resinovich senza guanti e con i capelli liberi, sono state fatte cose che dire incongrue sarebbe poco”.
Sul famoso farmacista: “La procura mi ha chiesto se sapessi qualcosa del farmacista e per bocca di lei avevo saputo che tra loro c’era stata una storiella risalente a 40 anni fa, quanto può essere importante un episodio successo 40 anni fa?”.
E ancora: “Il farmacista potrebbe essere morto di vecchiaia per capirci. Io lo sapevo e forse lo sapeva qualcun’altro, a me è stata rivolta la domanda ed io ho dovuto rispondere con quello che sapevo. Io sono convinto che non sia stata una domanda per la ricerca un possibile movente, non può andare a fare un omicidio una persona dopo 40 anni”.
“Non so perchè il procuratore mi ha fatto questa domanda, io ho risposto solo per quello che era il mio ruolo ma era una storia talmente vecchia se no io l’avrei saputo, Liliana Resinovich mi raccontava tutto quello che faceva. Non mi ha raccontato relazioni recenti, ma solo simpatie vecchie da ragazzina. Negli ultimi 10 o 20 anni non abbiamo toccato questo tasto, avevamo altri argomenti da trattare, queste erano storie di decenni fa che non interessavano a nessuno”.
LILIANA RESINOVICH, STERPIN: “IL MARITO ARRIVAVA OGNI TANTO…”
Sulle famose foto trovate negli hard disk di Sebastiano che il marito di Liliana Resinovich aveva dato all’amico Pino pochi giorni dopo la morte di lilly, spiega: “Le riprese del primo gennaio le ha fatte sicuramente Sebastiano o magari qualcuna anche Liliana Resinovich. Pino ha portato quegli hard disk in polizia subito, si è presentato in questura dicendo ‘questi hard disk me li ha dati l’altro giorno Sebastiano, eccoli qua’. O lui o Lily hanno fatto quegli scatti non era il turista per caso. io vedevo tutti e due filmare, erano assieme, ricordo benissimo”.
Sul fatto che Liliana Resinovich si sentisse controllata dal marito, Claudio spiega: “Lei mi ha detto più di una volta di cancellare i messaggi perchè si sentiva controllata, soprattutto negli ultimi mesi.
Sebastiano lo abbiamo incrociato una volta nel momento in cui io la portavo da casa mia per portarla dalle amiche ma testimonianze da parte del fratello, cugina e amica, dicono che lui la controllava tanto, non solo per me, perchè capitava all’improvviso, spesso, nel supermercato o nel bar per aggregarsi e prendere un caffè con loro, è successo più di una volta, come se sapesse dove fosse”.
“Lui sapeva quando gli interessava, poi anche lui si faceva gli affari suoi il martedì. Non è escluso anche per bocca di lei che lui incontrava altre. Anche lui aveva un sacco di amichette con le quali si trovava, dopo di che erano simpatie per bere un caffè, punto e basta”.

LILIANA RESINOVICH, STERPIN: “SU 40.000 FOTO NEGLI HARD DISK…”
Sull’ultimo messaggio un po’ criptico inviato a Claudio Sterpin da Liliana in cui lei scrive “finirà”, l’ex maratoneta spiega: “Lei intendeva dire velatamente che finirà per lei il purgatorio, fra di loro l’amore era finito da tanti anni, lei non sapeva come cavarsela”.
Infine è tornato nuovamente sugli hard disk, spiegando: “Su 40.000 foto su quegli hard disk non c’è lo straccio di un altro uomo vicino a Lily, lo volete capire o no? Neanche il fratello? Potrà avere un altro amico? Le uniche foto che ci sono di Liliana non hanno un altro uomo vicino a lei, o ci sono io, Sebastiano o nessuno. Dimostra che Liliana non frequentava altri uomini ma emerge anche dalle sue telefonate che sono state setacciate, non risultano telefonate con altri uomini”.
Claudio Sterpin continua quindi a proferire la sua verità che per la procura sembrerebbe essere credibile, mentre per i suoi detrattori dalle sue parole non vi è nulla che proverebbe che comunque Lilly è stata ammazzata dal marito.
