Presentato in queste ore il nuovo Testo unico sulla legislazione farmaceutica: l'obiettivo è quello di semplificare la frammentata normativa italiana
È stato presentato in queste ore il nuovo Testo unico sulla legislazione farmaceutica che inizia ufficialmente il suo iter verso l’approvazione con l’apertura di un ampio tavolo di confronto con gli operatori del settore che porterà alla stesura del vero e proprio decreto: anticipato già lo scorso maggio dal sottosegretario al dicastero della Salute Marcello Gemmato, mira a riordinare un settore legislativo attualmente frammentato e inutilmente complesso.
Di fatto, insomma, per ora non è ancora possibile capire quali saranno i punti più importanti del Testo unico sulla legislazione farmaceutica perché molto dipenderà da quelle che emergerà nel confronto con gli attori del settore; mentre è già certo che l’obbiettivo principale sarà proprio quello di semplificare il quadro normativo in modo che possa rispondere rapidamente ed efficientemente ai bisogni dei cittadini.
Ad anticipare lo schema del nuovo impianto normativo sulla farmaceutica è stato proprio il sottosegretario Gemmato che – oltre a evidenziare l’obbiettivo della semplificazione – ha parlato anche di nuove tutele per l’accesso ai farmaci per i cittadini, di una generale revisione del sistema di payback per le regioni, del potenziamento del Fascicolo sanitario elettronico – che finalmente potrà accogliere anche le prescrizioni digitali – e delle farmacie territoriali, primo punto di accesso ai farmaci per tutti i pazienti.
Schillaci: “Con il nuovo Testo unico sulla farmaceutica superiamo la frammentata normativa nazionale”
Proprio parlando del Testo unico sulla legislazione farmaceutica, Gemmato ha precisato che è arrivato il momento di superare la frammentazione legata alla stratificazione delle norme partita con i Decreti regi che risalgono addirittura al 1934 e che si è protratta fino all’ultima Legge di Bilancio: l’idea è quella di creare un “impianto normativo chiaro, aggiornato e coerente” che sappia rispondere con efficienza alle sfide del tempo, mettendo al centro “il paziente” e i suoi bisogni.
Presente al convegno dedicato al Testo unico sulla legislazione farmaceutica anche il ministro della Salute Orazio Schillaci che ha ricordato – a sua volta – quanto importante sia superare la “normativa nazionale (..) frammentata e farraginosa”, fatta di centinaia e centinaia di norme che – talvolta – si sovrappongono tra loro e che finiscono solamente per creare “incertezze e rallentamenti” ai danni dei cittadini.

Dal conto di Egualia – e soprattutto del suo presidente Stefano Collatina -, invece, si è ricordato che senza un nuovo impianto normativo, il settore della farmaceutica rischia di diventare insostenibile, a spese dei pazienti che resterebbero senza i farmaci di cui hanno bisogno; mentre Fiaso ha lanciato un’appello affinché la sanità e la farmaceutica diventino smart – anche grazie all’IA – per garantire “prestazioni migliori e tempestive”.
