Natasha Stefanenko e il bullismo, il racconto dell'attrice sulla difficile infanzia segnata dal giudizio degli altri: "Quando sei diversa ti bullizzano..."
Natasha Stefanenko e l’infanzia vissuta in una città segreta della Russia
Natasha Stefanenko rientra nel parterre di ospiti della nuova puntata de La volta buona, in onda oggi pomeriggio, martedì 9 settembre 2025, su Rai 1 con Caterina Balivo. Attrice e conduttrice amatissima dal pubblico, nel corso della sua vita ha ottenuto importanti soddisfazioni e gratificazioni a livello professionale, grazie ad una carriera straordinaria, ma non tutto è stato rose e fiori.
In particolare durante il periodo della sua infanzia, Natasha Stefanenko ha vissuto momenti complicati. Nata e cresciuta in Russia, ricorda che la sua era una città segreta e senza nome (veniva semplicemente identificata con il numero 45), tutta circondata di filo spinato e con numerose barriere che non consentivano ai cittadini di uscire agevolmente.
“Mi sembrava che il mondo funzionasse così. Cioè che tutti avessero il pass per entrare e uscire dalla città“, ha raccontato l’attrice in un’intervista a Unomattina Weekly lo scorso luglio, ricordando la sua infanzia. “Mio papà era ingegnere nucleare e lì si preparava un arsenale nucleare sovietico“.

Natasha Stefanenko e il bullismo: “Mi hanno fatto sentire non accettata“
Non solo un’infanzia in una città segreta, barricata e senza nome: Natasha Stefanenko da giovanissima ha anche dovuto subire la brutta piaga del bullismo. Nel corso dell’intervista a Unomattina Weekly, ha raccontato: “Ero diversa, alta, magra e quando sei diversa ti bullizzano, ti fanno sentire un po’ fuori dal branco, ti fanno sentire non accettata per l’aspetto fisico“.
Concetto rimarcato anche in un’intervista concessa al Corriere della Sera lo scorso luglio, quando si è nuovamente soffermata sul bullismo subito. Ricordando la sé bambina, si è definita “buona, educata e molto complessata, insicura, perché ero diversa: alta alta e magra magra. I bimbi bullizzano chi è diverso. Poi, sono arrivata in un Paese civile dove dicono che l’altezza è mezza bellezza e l’ho immediatamente adorato“.
