Antonella Elia, ospite oggi a La Volta Buona, ha offerto sorrisi e commozione parlando del suo amore per Pietro Delle Piane.
Una ventata di brio ed autoironia si abbatte nello studio de La Volta Buona grazie alla presenza di Antonella Elia. La conduttrice ha scelto il salotto di Caterina Balivo per raccontare nuovi dettagli sul matrimonio imminente con il compagno Pietro Delle Piane. La data sarebbe fissata, San Silvestro, ma qualcosa sembra ancora mancare affinchè sia tutto pronto e perfetto: “Devo prima finire la casa, hanno fatto dei lavori schifosi! Come faccio a sposarmi se non ho nemmeno il tavolo con le sedie?”.

Caterina Balivo ironizza sull’indecisione di Antonella Elia a proposito dell’organizzazione del matrimonio, soprattutto quando la showgirl de La Volta Buona cita le Olimpiadi Invernali come impedimento: “Ma perchè gareggi?”. Uno spunto per parlare anche della possibile luna di miele: “Viaggio di nozze a Cortina? No, voglio andare in Polinesia!”. Spazio poi alla commozione quando risuona nello studio la canzone simbolo dell’amore tra lei e il compagno Pietro Delle Piane: “Mi commuovo perchè Pietro è davvero nella mia anima, lo so sono patetica; ma è davvero così. Questa canzone rappresenta davvero ciò che siamo l’uno per l’altro, al di là delle difficoltà della vita che sono intorno ad ogni persona”.
Antonella Elia a La Volta Buona: “Scelgo ciò che sono oggi”
Prosegue l’intervista di Antonella Elia a La Volta Buona con grande ironia, soprattutto quando si tratta di raccontare la sua carriera ma anche tornando al rapporto con l’attuale compagno e futuro marito Pietro Delle Piane. “La differenza d’età non conta? E’ una cavolata! Quando diventerò decrepita e mi mollerà… C’è questo rischio!”.
Torna l’atmosfera commovente quando Caterina Balivo ricorda il suo percorso di vita difficile, scandito dalla triste e prematura scomparsa dei genitori. Cresciuta dai nonni, Antonella Elia è fiera di portare avanti i valori che le sono stati impartiti anche in quello che è il suo percorso professionale. “Scelgo ciò che sono oggi, non si può restare legati a ciò che è il passato”.
