Luciano Moggi in un'intervista attacca Carraro dopo le sue dichiarazioni su Calciopoli e si espone a favore di Igor Tudor e di Dusan Vlahovic
Luciano Moggi torna su Calciopoli e sulle dichiarazioni dell’ex presidente della FIGC Carraro
In questi giorni sono tornate al centro della cronaca alcune dichiarazioni e racconti che Luciano Moggi ha rilasciato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale è tornato nuovamente a parlare della vicenda di calciopoli e della sua condanna che prevede l’essere radiato da qualsiasi incarico nell’ambito sportivo. In particolare l’ex dirigente juventino ha voluto commentare le dichiarazioni fatte dall’ex presidente della FIGC Franco Carraro che qualche mese fa ha ammesso l’errore nell’assegnare lo scudetto all’Inter e che tutta la vicenda di Calciopoli iniziò per un suo errore politico.
Moggi però non è d’accordo e ha raccontato che l’ex presidente Carraro era dentro completamente alle vicende tanto che nel 2004 aveva provato a cambiare i designatori arbitrali Bergamo e Pairetto con Collina portando questi ultimi a chiedere l’appoggio del dirigente bianconero. Inoltre Moggi ha raccontato che in quell’anno ha più volte cercato di favorire il Milan, con cui la Juventus si stava giocando lo scudetto, e club di cui era stato presidente, tramite telefonate che chiedevano di favorire gli avversari dei bianconeri per aiutare i rossoneri a conquistare la vetta.

Luciano Moggi si espone positivamente su Tudor e Vlahovic
Luciano Moggi però non si è esposto solo sulla vicenda che lo riguarda più da vicino ma anche sulla situazione attuale della Juventus con un occhio attento sul tecnico Igor Tudor e sulla situazione di Dusan Vlahovic, sul primo si è detto molto fiducioso in quanto è un leader nato che ha sempre lavorato sodo per arrivare ad alti livelli pur non avendo un grosso talento naturale. Il secondo invece lo ha definito come la più grande fortuna della Juventus ma che il tecnico deve capire che la sua forza esce fuori soprattutto quando è inserito dalla panchina e che con lui si potranno raggiungere i primi posti.
Infine Moggi ha voluto ricordare un episodio avuto con Diego Armando Maradona nei suoi anni a Napoli quando per un suo ritardo per una partita a Mosca decise di punirlo non mandandolo in tribuna ma mandandolo in panchina al freddo senza permettergli di entrare in campo. La motivazione era quella di mantenere lo stesso trattamento con tutti i giocatori, anche con i campioni per non perdere la credibilità nel gruppo, come successe con Trezeguet quando lo trovò in settimana fuori da una discoteca e non a casa a riposarsi per la partite infrasettimanale nelle coppe europee.
