A Quarto Grado si parlerà del delitto di Garlasco: l'ex latitante Savu si dice pronto a raccontare tutto quello che sa sulla morte di Chiara Poggi
Potrebbe (ma quasi certamente sarà l’ennesimo buco nell’acqua) riservare qualche nuova svolta nelle indagini sul delitto di Garlasco – questa sera protagonista della diretta di “Quarto Grado” su Rete4 – l’arrivo in Italia di Flavius Savu, personaggio da tempo sotto gli occhi dei media per le sue presunte realtà su quanto effettivamente accaduto a Chiara Poggi: tesi – per ora – del tutto suggestive, ma che sembrano destare un certo interesse anche della Procura che indaga (per ora) su Andrea Sempio.
Facendo prima di tutto un passo indietro – per chi non lo sapesse – è utile ricordare che di fatto Savu non c’entra effettivamente nulla con il delitto di Garlasco: l’unico (labile) collegamento è che l’uomo avrebbe vissuto in quelle zone, rendendosi protagonista nel 2014 – dunque sette anni dopo l’omicidio di Chiara Poggi – di un tentativo di estorsione ai datti di alcuni esponenti religiosi del Santuario della Bozzola; piccola frazione a due passi dal comune garlaschese, sempre in provincia di Pavia.
Savu, infatti, assieme all’amico Florin Tanasie negli anni attorno al 2014 tentarono – in alcuni casi con successo – di estorcere denaro ai prelati della Bozzola minacciandoli con la pubblicazione di alcuni (presunti e mai ritrovati) video di festivi a luci rosse che avvenivano proprio all’interno del Santuario: il “colpo” più grande fu quello ai datti del Rettore don Vitali e del suo vice don Rossoni, chiedendo loro 250mila euro e ottenendo in cambio una denuncia e – nel 2018 – una condanna.
Cosa c’entra Flavius Savu con il delitto di Garlasco: la (presunta) verità scoperta da Chiara Poggi che le costò la vita
Al di là della condanna, però, nel 2018 sia Savu che l’amico risultavano essere latitanti già da parecchio tempo e per loro fu emesso un mandato di cattura internazionale; mentre nei mesi scorsi è stato proprio il latitante a farsi vivo, chiedendo di partecipare alla trasmissione Chi l’ha visto: a Federica Sciarelli raccontò di avere informazioni importanti sull’omicidio, parlando di un presunto segreto del quale Chiara Poggi sarebbe venuta a conoscenza e che le sarebbe costato la vita.

Un tesi – se non altro – suggestiva e che Savu si è sempre guardato bene dal dettagliare e che ha riscosso un grande clamore sui media, pur essendo ritenuta dagli inquirenti quasi certamente falsa: nonostante questo, nel frattempo il latitante è stato arrestato e da poco avrebbe accettato l’estradizione in Italia e ora dal carcere di Torre del Gallo si dice pronto a “raccontare tutto quello che so” sul delitto.
