Gli USA sono pronti a lanciare la fase due dell'operazione in Venezuela: secondo Reuters nessuna opzione è esclusa, neppure quella militare
Sembra crescere la tensione in Venezuela con gli USA che sarebbero pronti a lanciare una sorta di “fase due” dell’operazione che hanno avviato lo scorso settembre che ha già portato alla morte di decide e decine di (presunti) trafficanti di droga con l’obbiettivo di arrivare al cuore del potere, ovvero al presidente Nicolas Maduro in carica dal 2013 e accusato dall’amministrazione di Donald Trump di essere il capo supremo delle gang di narcotrafficanti: una tensione che potrebbe sfociare presto in un’operazione militare statunitense in Venezuela, per ora – fortunatamente – scongiurata da una diplomazia che sembra ancora funzionare.
Mettendo in fila i tasselli di questo domino, vale la pena ricordare che tra Maduro e Trump ci sono sempre stati netti e chiari dissapori politici: dopo il suo ingresso alla Casa Bianca, il presidente USA ha accusato l’omologo del Venezuela di essere a capo del cosiddetto Cartel de los Soles, ovvero il cartello responsabile della maggior parte della droga che arriva sul suolo statunitense e che Trump intende classificare come “organizzazione terroristica straniera“.
Gli USA pronti alla fase due contro il Venezuela: tra le opzioni sul tavolo c’è anche quella di rovesciare il governo di Maduro
Dopo aver messo – letteralmente – una taglia sulla testa di Maduro, Trump ha anche avviato un’ampia operazione militare nei mari del Venezuela per bloccare il narcotraffico e fino a questo momento – da settembre – sono stati registrati 21 attacchi contro le imbarcazioni dei presunti narcotrafficanti nelle quali sono state uccise un’80ina di persone; mentre gli USA hanno dispiegato anche la portaerei Ford, nove navi da guerra, un sottomarino nucleare, un caccia F-35 e migliaia di soldati ai Caraibi, a due passi dal Venezuela.

Non solo, perché secondo quattro fonti che hanno parlato – ovviamente a condizione di garanzie di anonimato – con l’agenzia Reuters hanno confermato che Trump è pronto a lanciare una nuova fase della sua offensiva contro il Venezuela: i dettagli non sono ancora chiari (e la Casa Bianca, il Pentagono e la CIA hanno rifiutato di commentare l’indiscrezione), ma almeno due delle fonti hanno citato tra le opzioni quella di rovesciare forzatamente Maduro; mentre un terzo ha confermato che “nessuna opzione è esclusa”.
L’idea è che gli USA siano pronti a lanciare una vera e propria offensiva militare sul Venezuela – d’altronde le truppe ai Caraibi sono numericamente eccessive per l’operazione contro le imbarcazioni dei narcotrafficanti – ma per ora (confermano le fonti di Reuters) restano ancora aperti i canali diplomatici tra Caracas e Washington: certo è che il Venezuela non sarebbe in grado di resistere a lungo contro i soldati statunitensi e l’idea è che Trump stia oliando degli ingranaggi utili a generare una rivolta politica o sociale (o entrambe) contro Maduro.
