AUTORI / Antonio Polito

Dopo aver ottenuto la maturità classica ed aver studiato giurisprudenza, comincia la sua attività giornalistica presso la redazione napoletana de L'Unità, per cui lavora dal 1975 al 1982, avvicinandosi alla corrente politica del migliorismo. Nel 1982 lascia Napoli per assumere l'incarico di responsabile dell'inserto regionale dell'Emilia Romagna, venendo poco dopo chiamato alla sede romana del quotidiano. Nel 1988 passa a la Repubblica, di cui resta vice-direttore di Eugenio Scalfari prima e di Ezio Mauro poi. Responsabile dell'edizione on-line del quotidiano e corrispondente da Londra, nel 2002 lascia la testata per fondare e dirigere Il Riformista, giornale della sinistra moderata (che lui ha definito "arancione"). Nel 2006, in vista delle elezioni politiche, si candida come senatore con la Margherita e viene eletto nella circoscrizione Campania. Il 30 dicembre 2010 annuncia le sue dimissioni da direttore del Il Riformista. Attualmente è editorialista de Il Corriere della Sera.

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L’agenda del governo e il problema del consenso

Riforma della Pa e welfare i nodi sui quali si gioca l’efficacia dell’agenda del governo Prodi. Ma l’ostacolo maggiore è il consenso, nella coalizione, condizionata da una sinistra conservatrice, e nella società, poco incline a riconoscere il collante comune dell’interesse generale

Un’idea liberale. E di sinistra

Tutto ciò che può fare l’individuo, è meglio che non lo faccia lo Stato. È il primo comandamento della sussidiarietà e deve diventare il primo comandamento nel governo moderno di una società complessa

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