Senatore del Pdl, è giornalista dal 1980. Dopo aver trascorso un periodo a Panorama, viene assunto nel 1990 a la Stampa, di cui diventerà inviato ed editorialista. Nel 2009 viene nominato direttore del Tg1, incarico che ricoprirà fino al 2011
Forza Italia auspica una riforma costituzionale condivisa da tutti. La via maestra è predisporre un disegno di legge da discutere in un’assemblea rappresentativa. Ne parla AUGUSTO MINZOLINI
Per AUGUSTO MINZOLINI, il futuro di Berlusconi è quello di essere il grande federatore del centrodestra, unendo Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, transfughi di Ncd e non solo
Per AUGUSTO MINZOLINI (FI) votare con il Consultellum costringerebbe il Pd ad allearsi con altre forze, ma queste per prima cosa chiederebbero che il presidente del Consiglio non sia Renzi
Per AUGUSTO MINZOLINI, il premio di lista e le soglie di sbarramento molto basse previste dall’Italicum creeranno una frammentazione che sarà letale a Forza Italia e all’intero centrodestra
Per AUGUSTO MINZOLINI (FI) la posta in gioco è la sopravvivenza del partito. O si ritrova una linea che porti a rappresentare il popolo di centrodestra, o il partito rischia di estinguersi
Per AUGUSTO MINZOLINI (FI), ciò che occorre è una collaborazione su un programma efficace che abbia a cuore le priorità del Paese: occorre quindi porsi un orizzonte lungo, tra i 2 e i 4 anni
Per AUGUSTO MINZOLINI (FI) si rischia di fare una riforma che è il simbolo e l’emblema di quella casta contro cui Renzi si è sempre scagliato nella sua scalata prima al Pd e poi al governo
Per AUGUSTO MINZOLINI (FI), l’errore di Renzi è stato quello di tenere un approccio che non è approdato a nessuna decisione, creando una mediazione che per molti non è comprensibile
Secondo AUGUSTO MINZOLINI, il discorso di Berlusconi, tutto sommato, è stato meno incendiario di quello che si temeva. Per lo più, si è trattato di un intervento politico-programmatico