Mauro Indelicato (Agrigento, 1989) è giornalista pubblicista. Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali nell'Università di Palermo. Collabora dal giugno 2016 con IlGiornale.it e "Gli Occhi della Guerra", testata per la quale segue il G7 di Taormina del 2017 ed il vertice di Palermo sulla Libia nel novembre 2018. Nel novembre del 2015 partecipa alla stesura del libro "Rinascita di un Impero" edito dal Circolo Proudhon, nel 2016 al saggio "Italia Nel Mondo" della stessa casa editrice. Nel 2019 collabora alla stesura del libro "Bella e perduta" (Idrovolante). (Twitter) | Feed Rss
Libia: la Russia vuole accrescere la presenza militare, la Cina vuole ricostruire Derna. Gli Usa (e l’Italia) pensano a un Paese unito, riavvicinandosi ad Haftar.
Ue-Tunisia, Memorandum al palo: Saied vuole più soldi. Italia e Germania abbassano i toni sui migranti ma sono distanti sulle Ong. Servirà un compromesso
I Paesi del Mediterraneo allargato alla Conferenza internazionale di Roma su sviluppo e migrazioni. Italia ed Emirati arabi guidano un progetto che non spiace agli Usa.
Domani la Meloni, Ursula von der Leyen e Mark Rutte saranno nuovamente a Tunisi per negoziare l'accordo con Saied, la cui firma però appare ancora lontana
Conservatori spaccati. Nonostante la mediazione di Giorgia Meloni, Polonia e Ungheria non accettano le norme sui ricollocamenti dei migranti. Lo scenario
Accordo raggiunto sui migranti in Consiglio degli Affari interni dell'Ue. Ora costituirà la base dei negoziati tra la presidenza del Consiglio e il Parlamento europeo
Le condizioni del mare hanno sfavorito le partenze, ma qualcosa in Tunisia è cambiato, anche grazie alla mediazione italiana. Intanto sui tavoli europei avanza una nuova proposta
Haftar arresta mille migranti a Est, raid di Dbeibah contro milizie e trafficanti a Ovest: entrambi vogliono accreditarsi come attori fondamentali in Libia
Dbeibah e Haftar sono ancora su fronti contrapposti ma starebbero trattando per una pacificazione della Libia. Il momento internazionale sarebbe favorevole. Lo scenario
L'Italia chiede collaborazione, von der Leyen fissa obiettivi comuni, intanto Frontex scarica le responsabilità di Cutro sull'Italia. Domani ci sarà il Consiglio Ue
Le condizioni del mare sono buone e in Sicilia e Calabria si intensificano gli arrivi da Libia e Tunisia. Niente di nuovo rispetto al trend accertato nei mesi scorsi
La rotta che porta i migranti nel Crotonese vale il 20% dei flussi. Ci sono deboli segnali che l'Ue potrebbe cambiare direzione. A cominciare dai rimpatri
L'Ue ha annunciando un piano di rimpatrio dei migranti. Ma per ora sono solo parole, almeno fino al 9 febbraio, quando si aggiornerà il Consiglio europeo
Putin dice che vuole fermare la guerra e Zelensky lavora a una “formula di pace” in 10 punti. In realtà, Russia, Ucraina e Usa non smettono di rimpinguare gli arsenali
Piantedosi accusa le Ong e manda un messaggio agli Stati che le finanziano. Intanto gli sbarchi continuano. Serve un dialogo più stretto con Egitto e Tunisia
Il ministro Piantedosi conferma che l’Italia non può farsi carico dei migranti raccolti in mare da navi straniere. Ora la partita si sposta sul piano politico e dei rapporti con i paesi Ue
Le navi da soccorso Ocean Viking e Humanity 1 chiedono il diritto di sbarcare i 380 migranti a bordo in un porto sicuro. Ma il Viminale pensa al blocco navale
In piena controffensiva ucraina salgono i timori per una possibile escalation nucleare. Ma Biden potrebbe offrire una via d'uscita a Putin per dirimere le tensioni
15 paesi Ue hanno raggiunto ieri in Lussemburgo un accordo sulla redistribuzione dei migranti. Ma la solidarietà è ancora su base volontaria. Ora però chi non accoglie paga
Per ora l'impennata di sbarchi non è riconducibile alla crisi del grano. Tuttavia in post-pandemia e crisi economica non possiamo reggere un altro 2016-17
Secondo M. Indelicato i russi oltre a posizionarsi nel Donbass potrebbero aprire un fronte a sorpresa a Kryvyi Rih. Un obiettivo strategico e simbolico
Mosca entra in Mali, così Putin allarga l’influenza russa in Africa. Ci saranno conseguenze sul fronte libico. Italia e Francia? Costrette a collaborare
La parte del Parlamento libico con sede a Tobruk ha votato la sfiducia al premier Dbeibah. Un brutto segno: il paese resta diviso in due parti contrapposte
Aumentano gli sbarchi e di questo passo la situazione sarà presto fuori controllo. Perché il gruppo più numeroso è formato da immigrati del Bangladesh?
La Spagna a Ceuta usa la forza e la diplomazia, porta a casa il risultato e l'Europa si adegua. In Italia Rackete viene prosciolta e Sassoli si schiera con le Ong
Nuova aggressione libica ai danni di pescherecci italiani: ferito il comandante della Aliseo. L'obiettivo è politico. Ma quelle acque non sono di Tripoli
L'Onu ha nominato il bulgaro Nikolai Mladenov come nuovo commissario per la Libia. Il nostro paese si dimostra sempre più ai margini del contesto internazionale